I cinque successi nei primi cinque incontri di questi campionato hanno già proiettato l’Inter ai vertici della classifica. Attualmente al primo posto, i nerazzurri dovranno confermarsi alle 18 contro la Sampdoria al Marassi. Conte è pronto a lanciare Sanchez dal primo minuto, per lasciar riposare Lukaku. Ma niente svarioni: conta essere primi alla fine del campionato.
Stampa e addetti ai lavori ormai non hanno dubbi: è l’Inter di Antonio Conte l’avversario numero uno dei campioni in carica bianconeri. Questo dopo le cinque vittorie in cinque partite, ma per i nerazzurri si sta avvicinando uno dei momenti più complicati della stagione. L’inverno, e nello specifico il periodo tra dicembre e marzo, è stato negli ultimi anni troppo freddo per i nerazzurri: è lì che Conte vuole intervenire e cambiare rotta.
Sanchez dal 1′ e…
Le novità per quanto riguarda gli undici che scenderanno in campo contro la Sampdoria si concentrano principalmente nel reparto offensivo: Sanchez è pronto a esordire da titolare al Marassi. Il nino maravilla ha fornito due ottime prove entrando nel finale contro Udinese e Lazio e Conte lo ritiene pronto per partire dal primo minuto. L’altra novità è il partner d’attacco del cileno, che non sarà Lukaku, ma il toro Lautaro Martìnez; il belga è pronto a rifiatare in vista della sfida contro il Barcellona in Champions League.
Parola chiave: continuità
Basta fare un rewind delle ultime quattro stagioni dell’Inter per inquadrare quello che è il periodo più difficile nell’arco dell’intero campionato. Nel 2016, primi in classifica con Mancini fino a dicembre, a partire dalla sconfitta a Natale contro la Lazio, i nerazzurri persero tanti punti per strada, finendo quarti in classifica. Stessa storia due anni dopo con Spalletti, con cui da dicembre in poi, i nerazzurri non trovarono la vittoria per due mesi.
Il problema, anche individuato dal predecessore di Conte, è perlopiù emotivo: quando si tratta di alzare l’asticella, mentalmente non l’Inter non riesce a fare quel passo in più decisivo. La mancanza di maturità nell’affrontare i periodi complicati e le sconfitte è ciò che ha portato i nerazzurri a non raggiungere i risultati sperati.
Conte è proprio su questo che vuole lavorare: avere la testa giusta anche nei momenti di difficoltà e saper affrontare le sconfitte e i periodi negativi. La maturità emerge anche nel pensare che la strada per il successo finale non è nemmeno iniziata. In conferenza stampa ha infatti voluto riportare coi piedi per terra i suoi calciatori con queste parole:
Basta andare nello storico degli ultimi 9 anni dell’Inter. In passato, non sono il primo a vincere cinque partite, questo gruppo non è il primo a vincerne cinque di fila. Due anni fa questa squadra era in testa al campionato, per poi finire in Champions all’ultima giornata in casa della Lazio. Anche con Mancini si era partiti fortissimo. Sono questi gli alti e bassi, c’è uno storico, ci deve far drizzare le antenne, tirare fuori le unghie e capire che i cavalli buoni si vedono all’arrivo.
Ecco cosa chiede il mister nerazzurro: testa, mentalità vincente e continuità. Tutto da costruire, ma l’ex Bari è convinto di avere gli uomini giusti per combattere questa battaglia.
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