Promozioni imperdibili, tesseramento quasi gratis, lezioni a prezzi irrisori sono e saranno sufficienti a far definire il golf come uno Sport per tutti?
È indubbio che il ‘battage’ pubblicitario sia importante e, magari sfruttando il profilo social di qualche maestro famoso, anche appetibile. Purtroppo i numeri non confermano quell’espansione necessaria affinché il nostro sport venga associato all’aggettivo “popolare” e quindi definito come sport per tutti.
Molto è dovuto all’atavica convinzione che il Golf è snob e quantomai costoso, ed al cospetto delle promozioni citate subentra la diffidenza dell’ “E dopo?”. Dopo l’essere neofita dove ti arriva tutto gratis o quasi, arriverà la fregatura ed il salasso.
1000 euro bastano un anno
Niente di tutto questo è vero e facciamo un po’ di conti per dimostrare che il Golf può essere per tutti davvero. Associarsi ad un circolo non troppo blasonato, ha un costo assolutamente confrontabile a quello di una qualunque palestra da 600 ai 1200 euro annuali. In questo costo è compresa la fruizione illimitata del campo pratica e del percorso di gioco, restano solo le palline per la pratica (che un amateur utilizza molto poco!) che hanno un costo da 1 a 2 euro per una ventina di palline.
Il set di mazze con tanto di sacca fra i 200 ed i 400 euro; le scarpe attorno ai 100 euro nuove (usate anche meno). Pantaloni comodi (rigorosamente non Jeans) e polo dubito che non appartengano già al guardaroba di ognuno di noi. Quindi con un totale di poco superiore a 1000 euro ci siamo assicurati un anno di… lunghe camminate inseguendo una pallina che, col tempo, troveremo sempre meno controllabile.
Certo, il limite ce lo si pone da soli. Se vuoi sfoggiare il driver Callaway ultimo modello, i 400 euro preventivati per tutta la sacca, non saranno sufficienti neanche per lui! Sarebbe come inforcare gli ultimi Atomic RaceSL sullo skilift del campo scuola. Specie per chi impara in età adulta il set “neofiti” può rimanere per la vita.
Golf sport per tutti se…
Come si vede il costo economico è assolutamente accessibile ma c’è altro che altro non abbiamo messo in conto: Il tempo. Infatti al di là delle sedute di allenamento che prendono al massimo un paio di ore -anche ritagliate all’ora di pranzo durante la settimana- le gare sono il vero salasso ed appena si inizia a colpire un po’ la palla, diventa un obiettivo irrinunciabile. Anche per prendere il famoso Handicap è necessario terminare una competizione per definirlo ufficialmente.
Una gara di circolo di 18 buche dura mediamente 5 ore alle quali si aggiunge un po di riscaldamento -40minuti/un ora- doccia finale, drink con l’immancabile “19a buca” (cocktail popolarissimo nei bar delle varie clubhouse) e premiazione finale alla quale è doveroso assistere: primo per il tributo a chi ha vinto, e secondo per presenziare alla consolazione degli altri con i premi ad estrazione forniti dagli sponsor della gara. Come si vede la giornata se n’è andata tutta!
Famiglia: che fare
Oltre ai figli (per i quali abbiamo già detto qui), il consiglio caldamente sostenuto è: coinvolgete la moglie/compagna. È vero, ci sarà una nuova competizione nella coppia, ma se vi tratterrete da darle troppi suggerimenti su come colpire la palla, potrete trascorrere piacevolissime passeggiate sui green di tutta Italia. Se si dovesse appassionare, poi, sarà una manna; ed anche se le dovesse solo piacere con moderazione, tollererà comunque le vostre competizioni. In caso contrario forse vi conviene accontentarvi delle sedute di allenamento infrasettimanali e di qualche gara a 9 buche shotgun (partenza tutti insieme da tutte le buche) che in 3 ore ci si leva il pensiero, premiazione -ed estrazione- compresa!
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