Le fere comandano il girone C, e se la vittoria con il Catania ha confermato la mentalità vincente dei rossoverdi, ora contro il Bari ci si aspetta un vero atto di forza
Ternana, capolista non per caso
Le fere fanno sul serio, se per caso qualcuno non l’avesse ancora capito. La vittoria per 3-2 infilitta al Catania ha dato nuove certezze alla squadra di Fabio Gallo, capolista del gruppo C a quota 19.
Dopo la sconfitta quasi inspiegabile subita in casa contro il Monopoli, i rossoverdi hanno cambiato il passo in campionato, facendo incetta di risultati positivi: 10 punti in 4 gare, ma vittorie per niente banali.
Pareggio contro una delle favorite per il primato come la Reggina, poi due vittorie a domicilio contro Sicula Leonzio, Virtus Francavilla, per finire con la regale vittoria al Libero Liberati con l’altra favorita Catania. Forse la più importante, perché è da quel giorno che questa Ternana ha capito di poter stare benissimo al vertice senza soffrire di vertigini.
Bari dirà chi sei
La prova del 9 per questa Ternana si svolgerà oggi pomeriggio alle 17.30 in terra pugliese, più precisamente a Bari. I padroni di casa sono in crescita grazie alle due vittorie consecutive nei turni precedenti, e proprio questa fiducia ritrovata potrebbe rappresentare il pericolo numero 1 per le fere.
Terza miglior difesa del girone, ultimo gol subito 225 minuti fa, e una voglia di tornare nelle zone alte di classifica, dove le compete da copione.
Il calcio però è strano e spesso rende protagoniste anche realtà particolari come quella umbra che però dalla sua ha un rendimento pazzesco fuori dalla mura del Liberati: ultima sconfitta risale al 23 febbraio, quando subì 2-0 in casa della Sanbenedettese. Da quel giorno, in 10 trasferte la squadra di gallo ha racimolato 5 pareggi e 5 vittorie, segno di una mentalità da grande che non potrà non esserci contro i pugliesi.
Numeri a parte, la Ternana è consapevole della sua identità di capolista, e senza snaturarsi cercherà di superare questo ennesimo ostacolo che il calcio le frappone, per dimostrare a tutti che in casa rossoverde la fortuna centra poco o niente.