I giallorossi di Fonseca battono i rossoneri di Pioli tra le mura amiche dello stadio Olimpico e festeggiano il ritorno alla vittoria in campionato che mancava dalla trasferta di Lecce. Una vittoria ispirata dalla Z e dalla maschera di Zorro.

La Roma vince allo stadio Olimpico contro le macerie del Milan guidato da Stefano Pioli e rinasce in Serie A. I capitolini tornano alla vittoria in campionato, mancava dalla trasferta di Lecce, griffata sempre da Edin Dzeko. In casa, invece, i romanisti tornano a bere dal calice dei vincenti dopo tanto, troppo, tempo: l’ultimo successo interno mancava dalla scintillante affermazione casalinga contro il Sassuolo di Roberto De Zerbi.

Vittoria ispirata clamorosamente dal marchio della lettera Z che imprime sui rossoneri l’ennesimo timbro di sconfitta. Scopriamo insieme quanto ha inciso l’ultima lettera dell’alfabeto sui tre punti conquistati ieri sera in campionato.

La maschera di Zorro

Sempre lui. Ostinatamente lui. Con la maschera o senza, Edin Dzeko è, infortunato o meno, uno degli insostituibili della Roma di Paulo Fonseca. Combatte, lotta su ogni pallone, vince praticamente tutti i contrasti aerei e segna la rete del vantaggio di testa sfruttando il posizionamento horror della difesa milanista. Abbassandosi quella mascherina che, per colpa della doppia frattura dello zigomo, infastidisce il volo del “Cigno di Sarajevo“.

Una maschera che, onestamente, potrebbe ricordare benissimo quella utilizzata dall’eroe Zorro per celare la sua vera identità ai nemici più disparati. Ma lui, con le sue movenze aggraziate e con la tecnica debordante (oggi sporcata da qualche impercettibile sbavatura), si riconoscerebbe lontano un miglio. Anche con uno scafandro. Figuriamoci con una piccola, insulsa, mascherina di protezione. Altra prestazione sontuosa del faro nella tempesta della Roma.

La Roma di Zaniolo, per buona pace di Capello

La lettera Z, riconducibile alla mascherina di Dzeko, si materializza nel goal che regala i tre punti, e l’annessa vittoria, ai giallorossi. Dopo aver timbrato il cartellino nell’incontro sciagurato di Europa League contro i tedeschi del Borussia, Nicolò Zaniolo segna nuovamente allo stadio Olimpico. Questa volta è una realizzazione che spedisce la Roma a -1 dal quarto posto detenuto attualmente dal Napoli di Ancelotti.

Il giovane romanista ha un feeling speciale con la Capitale: tutti i goal da professionista, infatti, sono stati siglati all’ombra del Colosseo. Contro il Milan, Zaniolo non ruba l’occhio ma è da ammirare la sua diligenza tattica quando torna in aiuto della difesa per poi ripartire a cento all’ora. Un uomo da “tutta fascia” che sfrutta, almeno lui, uno dei tanti errori d’impostazione della banda Pioli freddando imparabilmente l’incolpevole Donnarumma. Per buona pace di Fabio Capello che, ad inizio settimana, aveva criticato il numero ventidue romanista. La risposta è arrivata dal campo: 2 goal nelle ultime 2 gare. Non male “Don Fabio“, vero?

Roma
Zaniolo (Credit: www.forzaroma.info)

Il “vero” Zorro è sulla panchina della Roma

Una grande, anzi gigantesca, menzione di merito deve andare sul petto di Paulo Fonseca, il “veroZorro della Roma. I capitolini sono martirizzati dagli infortuni (l’ultimo è quello di Spinazzola) ma nonostante questo sinistro dato, la squadra si è compattata e ha risposto presente dopo il mezzo passaggio a vuoto di Genova contro la Sampdoria di Ranieri. Mancini a centrocampo sembra un veterano, Perotti e Pastore mettono in campo il 100% risultando decisivi e Smalling, arrivato tra mille dubbi, acquisisce sempre più un ruolo centrale in questa rosa.

In tutte le enormi difficoltà, la società di Pallotta è attualmente a -1 dal Napoli ed occupa il primo posto nel girone di Europa League: niente male per il Zorro venuto dall’Ucraina. Cosa sarebbe accaduto se avesse potuto contare sulla totalità della rosa? È una risposta che il tecnico portoghese spera di dare il più presto possibile, quando recupererà parte degli infortunati. Intanto, ultimo punto influenza dalla lettera Z, la Roma dimostra di avere un gruppo compatto e zelante: più accorta dietro e più unita. La forza del gruppo, anche in estrema emergenza, potrebbe traghettare i capitolini verso grandi soddisfazioni. Scusate se è poco…

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