Da un anno e mezzo proprietari del Bari, i De Laurentiis hanno dato in più occasioni il segnale di voler investire in modo incisivo sulla piazza pugliese. Un mercato da dieci milioni durante la sessione estiva di mercato ha voluto rilanciare i galletti verso la diretta promozione in Serie C. I biancorossi sembrano essere tornati in corsa con l’arrivo di Vivarini e sembrano, a detta di molti, poter competere con la Reggina. De Laurentiis in rotta con Napoli è pronto a concentrare la sua forza economica in un’altra grande piazza meridionale.

È l’estate del 2018 quando Aurelio De Laurentiis annuncia di diventare patron del Bari, dopo il fallimento della gestione Giancaspro, promettendo di rilanciare la piazza pugliese a partire dalla Serie D. Suo figlio Luigi, presidente dei galletti, è diventato soggetto in primo piano nel progetto biancorosso, mostrando di voler costruire un progetto serio e a lungo termine. E così è stato: promozione in Serie C al primo colpo e successivo dispendioso mercato, con un investimento di ben dieci milioni. Il Bari è costruita con elementi di qualità superiore alla categoria, forti di importanti precedenti in Serie B e Serie A. La Reggina è distante 8 punti, ma molti addetti ai lavori vedono i biancorossi come favoriti.

Perché è il momento di lasciare il Napoli?

Il caos che sta vivendo il Napoli in queste ore è l’ennesima conferma della rottura tra i De Laurentiis e l’ambiente partenopeo, compresi giocatori e allenatore. L’ammutinamento successivo al pareggio in Champions contro il Salisburgo, è stato un vero e proprio affronto nei confronti della dirigenza azzurra, che non è nuova a queste situazioni. Le difficoltà per il San Paolo e il nuovo stadio, insieme ai rapporti incrinati con il sindaco De Magistris, non hanno mai portato il proprietario della Filmauro a realizzare il progetto tanto agognato. Spesso contestato dalla piazza, forse per ADL è arrivato il momento di lasciare il Napoli; e, forse, proprio in quest’ottica un anno e mezzo fa ha scelto di acquistare il Bari.

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Aurelio De Laurentiis, presidente e patron del Napoli (Credits: Ciro De Luca/ANSA)

Bari, la piazza giusta in cui investire

Sarebbero molteplici i motivi per cui De Laurentiis potrebbe scegliere di concentrare tutte le sue energie economiche in una piazza come Bari. Il primo, è il fatto che vi sia un progetto già ben avviato, con un roseo futuro davanti. La rosa costruita è già competitiva per la promozione in Serie B, e necessiterebbe solo di essere puntellata a gennaio. Inoltre, in una piazza appassionata e calorosa come Bari, per l’attuale presidente del Napoli sarebbe una grande soddisfazione riportare i biancorossi ad alti livelli.

Non deve peraltro essere trascurata gli ottimi rapporti con il sindaco pugliese Antonio Decaro, il quale ha personalmente scelto la famiglia De Laurentiis per far ripartire i galletti e che crede fortemente nel progetto. Il primo cittadino barese ha da poco concesso la licenza quinquennale per lo stadio San Nicola alla società biancorossa, dando il segnale di voler lavorare insieme a un progetto di ampie vedute. A Bari, De Laurentiis avrebbe la possibilità di realizzare quel sogno sportivo ambito a Napoli, a trecentosessanta gradi.

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Antonio Decaro e Aurelio De Laurentiis al momento dell’acquisto del Bari (Credits: Corriere del Mezzogiorno)

Biancorossi in crescita

Si poteva prevedere? Questa è la domanda che gran parte dei tifosi e degli addetti ai lavori si pongono di fronte alla debacle di Cornacchini sulla panchina biancorossa. Forse era possibile intuire in anticipo il fatto che l’ex mister del Gubbio non fosse adatto alla categoria, e quindi optare per un’altra scelta. I punti persi per strada nella gestione tecnica precedente incidono e incideranno più di quanto si possa pensare lungo il cammino biancorosso in Serie C. Ora con Vivarini, però, è tutta un’altra musica.

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Cornacchini, ex allenatore del Bari (Credits: Donato Fasano, LaPresse)

Nove i risultati utili consecutivi dell’ex allenatore dell’Empoli, che comunque per ora non bastano per tenere il ritmo della Reggina. Il mister potrebbe infatti provare a variare il gioco del Bari, passando dal solido 3-5-2, che fino ad ora ha dato garanzie, ad un più coraggioso 4-3-1-2, per avere più fluidità di manovra. Fondamentale diventerebbe il ruolo di trequartista, per il quale si sta candidando prepotentemente Roberto Floriano, finora ai margini del progetto del nuovo allenatore biancorosso.

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