Brad Pitt ed Emma Stone probabili protagonisti di “Babylon” il nuovo film del talento Damien Chazelle.

Nel sesto secolo a.C. Babilonia sotto il regno di Nabucodonosor II ha raggiunto l’apice del suo splendore estendendosi fino al Medio Oriente e diventando di conseguenza la città più grande del mondo assurgendo col tempo a leggenda biblica attraverso le monumentali opere che la rappresentano e la circondano ancora di incredulo misticismo, le ciclopiche ziqqurat e gli immaginifici giardini pensili, mitica meraviglia del mondo. E certo che il periodo che intercorre tra la nascita e la calcarea scomparsa della capitale Mesopotamica sia designato da un lusso e un fasto sempre crescente ed apparentemente intaccabile, fin tanto che, ad oggi, da nome proprio di città si è mutato in aggettivo qualificativo stante ad indicare eccessivo sfarzo derivante da eccessiva ricchezza. Un particolare periodo storico consono a tale designazione è inopinabilmente la fiorente Hollywood degli anni venti. Damien Chazelle talento indiscusso del cinema americano, il più giovane regista ad aver vinto l’oscar della categoria d’appartenenza per il favoloso “La La Land”, girerà “Babylon” ambientato appunto in questa Babilonia del ventesimo secolo.

Damien Chazelle regista di "La la land" e del prossimo "Babylon" foto dal web. Babylon
Damien Chazelle regista di “La la land” e del prossimo “Babylon” foto dal web

“Babylon”, che sarà prodotto dalla Paramount, è incentrato sull’annoso passaggio dal cinema muto al sonoro con “Il cantante di Jazz” che ha squarciato lo star system hollywodiano contrapponendo gli eroi del muto ai nuovi divi e dive del sonoro. Il film si incentrarà su due personaggi, uno reale rappresentato da Clara Bow, simbolo sexy degli anni ruggenti e assoluta prima donna del jazz e un personaggio di finzione John Gilbert, mutomaniacale alla ricerca del suono adatto alla sua ribalta. Il tema non è nuovo se si pensa al celeberrimo “Cantando sotto la pioggia” (millenovecentocinquantadue) con il mito Gene Kelly e il pregevole calco “The Artist” di Michel Hazanavicious con il premio oscar, per l’occasione, Jean Dujardin, ma dopo il tiepido atterraggio sulla luna del “First man” il regista stanutitense potrebbe tornare ai bagliori coloristici dell’acclamato musical. L’inusitata sceneggiatura da centottanta pagine e il budget che si attesta tra gli ottanta e i cento milioni fanno ben sognare gli appassionati del cinema musicocoinvolgente di Damien Chazelle che con “Whiplash“, sua opera prima, aveva già scatenato i ritmi.

"La la land" di Damien Chazelle foto dal web. Babylon
“La la land” di Damien Chazelle foto dal web

In trattativa per i ruoli da protagonisti la feticcia Emma Stone, ormai colonna del cinema americano e Brad Pitt, lisergico mattatore in “C’era una volta a Hollywood”, nuovo al cinema del regista premio oscar. L’attesa per “Babylon” si attesta al dopo natale duemilaventuno e nel frattempo non resta che riscaldare diligentemente la gola in previsione di tormentoni da squarciagola.