Un rapporto che si interrompe in questa maniera lascia l’amaro in bocca. Montolivo è costretto a lasciare il Milan a 34 anni e ad abbandonare il calcio. Il centrocampista non prova rancore nei confronti di chi ha frenato la sua carriera, ma continua a cercare delle risposte. Spiega, però, in quali circostanze non abbia avuto valide spiegazioni da parte del club, soprattutto sulla perdita della fascia da capitano. Da quel momento in poi, le troppe decisioni a suo sfavore, l’hanno convinto ad appendere le scarpe al chiodo.

Montolivo è il capitano del Milan fino al cambio di proprietà della società. Con l’arrivo di Yonghong Li inizia un periodo buio per l’ex azzurro, che comincia a vedere sempre meno il campo. All’arrivo di Bonucci nella squadra rossonera, l’ex centrocampista della Fiorentina si vede privato della fascia di capitano. Questa decisione presa dal suo nuovo presidente turba non poco Montolivo, che prova a spiegare quanto fosse ingiusta quella scelta.

Nonostante ci fosse una gerarchia nello spogliatoio del Milan, la nuova dirigenza aveva preso delle decisioni che estremizzavano sempre più la figura dell’ex capitano. Anche i compagni di squadra hanno vissuto questo cambio radicale, ma nessuno si è opposto a quelle prese di posizione. Montolivo spiega come il calcio sia diventato un mondo di singoli che non danno più peso alla forza del gruppo.

Montolivo con la maglia della sua prima squadra, l’Atalanta (Credit: Pianeta Milan)

Con l’arrivo di Gattuso al posto di Montella e la fine della gestione Yonghong Li, Mirabelli e Fassone, smette completamente di giocare. Leonardo prova a rassicurare l’ex capitano rossonero, sempre più turbato dall’andamento di quella situazione. In realtà Montolivo termina la sua carriera con quelle parole pronunciate da Leonardo. Gattuso non lo schiera mai, preferisce schierare giocatori che avevano smaltito qualche infortunio. La situazione è inaccettabile per l’ex centrocampista viola.

A 34 anni (33 e mezzo) Montolivo racconta l’ultima stagione e mezza con grande tristezza, più per un mancato chiarimento che per non aver potuto aiutare la squadra. Dopo due stagioni all’Atalanta, passa alla Fiorentina con la retrocessione in Serie B della squadra bergamasca. Diventa capitano dei viola e raggiunge la semifinale di Coppa Uefa e diverse qualificazioni in Champions League. Dopo sette stagioni a Firenze, Montolivo passa al Milan nel 2012 e diventa capitano nel 2013. Lo sarà fino al 2017, prima delle spiacevoli decisioni delle nuove dirigenze rossonere.

Con la maglia della Fiorentina, Montolivo ha disputato oltre 200 partite (Credit: Sky Sports)

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