Profondo rosso, scritto e diretto dal padre del cinema horror italiano, Dario Argento, andrà in onda questa sera alle 22:30 sul neonato palinsesto televisivo targato Mediaset Cine34 (al canale 34 del Digitale terrestre).

Un buon cinefilo che si rispetti ha nel suo bagaglio culturale cinematografico il capolavoro del 1975 del maestro dell’horror. Perciò, se non avete ancora visto Profondo rosso di Dario Argento: è questo il momento e la serata giusta!

Il quinto film del regista ha destato uno scalpore tale, che ancora oggi si possono facilmente captare le vibrazioni e il clamore mediatico che ha riscosso sul pubblico dell’epoca. Basti pensare alla famosissima colonna sonora che ha terrorizzato, per anni, tutta una generazione di spettatori del grande schermo.

Una curiosità, in effetti, si cela proprio dietro la composizione di quest’ultima. La colonna sonora del film sembra essere stata scritta a quattro mani da Goblin e Giorgio Gaslini, sulla scia di un’altra famosissima colonna sonora di un altro cult movie dell’horror, Tubular bells de L’esorcista di William Friedkin, uscito nelle sale cinematografiche niente meno che 5 mesi prima. Anni floridi per l’horror insomma.

Profondo rosso copertina PhotoCredit: nospoiler.it
Profondo rosso copertina PhotoCredit: nospoiler.it

Trama di Profondo rosso

Ci troviamo a Roma e durante una conferenza mondiale sui fenomeni soprannaturali. Helga Ulmann, sensitiva tedesca, rivela di aver captato un serial killer presente tra il pubblico. A conferenza conclusa, la medium confida al dottor Giordani, suo collega, di conoscere l’identità dell’assassino, il quale si trova ancora nel teatro e, segretamente, li spia.

Ritornata a casa, Helga, viene trucidata con una mannaia da macellaio. Da qui iniziano l’indagini. Il serial killer sembrerebbe “marchiare” i suoi omicidi diffondendo una nenia infantile in sottofondo prima di compierli. A raccontare l’epilogo della faccenda è il pianista jazz inglese Marcus Daly detto Marc, che abita nello stesso stabile di Helga. Marc è un testimone del delitto insieme all’amico Carlo, soggetto depresso e alcolista. Dalla finestra della medium il pianista vede allontanarsi in fretta il colpevole in nero…

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