Festeggiamo il compleanno di John Belushi, morto 38 anni fa.

Oggi sarebbe stato il 71 esimo compleanno di John Belushi. Il comico rappresentava uno degli ultimi artisti rinnegati, sconsiderati e rivoluzionari come conseguenza del radicalismo della fine degli anni ’60, periodo che vide le convenzioni delle commedie frammentate per mezzo di troupe e pubblicazioni come The Firesign Theatre, The Smothers Brothers Comedy Hour e National Lampoon Magazine.

Belushi portò, partendo dal Saturday Night Live e poi nel mondo della commedia in generale, una sorta di follia mai vista prima in televisione e, senza esagerare, mai vista allo stesso modo dopo la sua scomparsa.

La vita di John Belushi:

John Adam Belushi nasce a Chicago il 24 gennaio 1949, figlio di un immigrato albanese, è il primogenito di una stirpe fortunata: suo fratello Jim Belushi sarà anche lui attore. Eclettico e pungente, è stato un bravissimo attore, un cantante dalla voce unica, un comico da dolore al diaframma e pianti per le risate.
Cresciuto a cavallo tra gli anni ’50 e e i primi anni ’60, visse l’infanzia in una generazione svezzata guardando un tipo di televisione sicura e prevedibile. Nonostante ciò lo stile di Belushi divenne tutt’altro che prevedibile. Ha manifestato il suo talento tra i comici nel modo in cui ha vissuto e che lo ha circondato, differenziandosi; anche se i confini tra il Belushi personaggio pubblico e il Belushi uomo sono state per lo più confuse.

jhon belushi
Keith Richards, James Brown e John Belushi – Fonte: Google


Da piccolo era una peste ma si diede una calmata durante gli anni del liceo dove è stato co-capitano della squadra di calcio della Wheaton Central High School. Era un buon giocatore di football americano e sognava di diventare un allenatore. Fu proprio in quel periodo che si è interessato alla recitazione, prendendo parte ad uno spettacolo scolastico. Venne quindi incoraggiato dal suo insegnante di recitazione e decise di mettere da parte il progetto di diventare un allenatore di calcio per inseguire la carriera di attore. Diciamolo, è sicuramente stato meglio così, permettendoci di avere un comico così irriverente e geniale.

Un’altra curiosità: ha avuto la sua prima pausa come comico quando ha parodiato Woodstock nello spettacolo teatrale National Lampoon: Lemmings.

Blues Brothers e carriera cinematografica:

Nonostante la sua sia una carriera un po’ più variegata, è rimasto celebre soprattutto per i due film (vero anche che ne girò in totale solamente otto prima della prematura scomparsa) diretti entrambi da John Landis, Animal House (1978) e, soprattutto, The Blues Brothers (1980), capolavoro del cinema nel quale recita accanto al grande amico Dan Aykroyd. La loro coppia è rimasta tra le icone della storia del cinema.

john belushi
Fonte: NBC – John Belushi nei Blues Brothers al “Saturday Night Live,” di New York, 1978

Un’altra cosa che forse non sapevate: nel 1982 partecipà ad episodio della serie TV Quelli della pallottola spuntata dove camminava sott’acqua indossando scarpe di cemento. Morì poco prima della messa in onda della puntata e i produttori decisero di eliminare il suo sketch. Alla fine il filmato è andato perso.

La morte

Perchè Belushi fu stregato da una droga mortale: la cocaina. Dal boom degli anni Settanta ne diviene subito dipendente, e muore il 5 marzo del 1982. Se non l’avesse ucciso quella fatale speedball (miscela in vena di eroina e cocaina) chissà quanto ancora avremmo riso assieme a lui. Aveva solo 33 anni, era giovane e pieno di promesse come la sua carriera: sappiamo infatti che al momento della morte stava lavorando ad una sceneggiatura, che purtroppo non vedremmo mai compiuta.

Occasioni mancate:

E non solo: la parte del Dr. Peter Venkman nel celebre film Ghostbusters (1984) era stato originariamente scritta per Belushi. Dopo la sua morte è andata a Bill Murray; come anche in C’era una Volta in America (1984) gli era stata affidata una parte, ma morì e fu sostituito da James Woods. Ma non è la parte peggiore.
John doveva consegnare il premio Oscar 1982 per i migliori effetti visivi, in coppia con Dan Aykroyd, ma è morto solo settimane prima della cerimonia. Aykroyd ha consegnato il premio da solo e ha dichiarato:

“A John sarebbe piaciuto essere qui stasera per presentare questo premio, anche lui era un effetto visivo”.

Ma tutto questo è ormai parte del passato e noi possiamo solo ricordare il grande talento che è stato. La sua tomba si trova all’Abel’s Hill Cemetery a Martha’s Vineyard, Massachusetts.

Iconico e sagace, ha decisamente preso sul serio l’essere “in missione per conto di Dio“.

SEGUICI SU MMI