Pensionati in Portogallo: la nuova tassa varata dal governo

Pensionati in Portogallo

I pensionati in Portogallo non godranno più della detassazione sul proprio assegno pensionistico. Il governo del Portogallo ha, infatti, introdotto un’aliquota del 10% per ricavare gettito senza, però, scoraggiare i futuri pensionati che vorranno trasferirsi nel paese. Soddisfazione dei paesi membri dell’UE.

I pensionati in Portogallo non beneficeranno più dei favori fiscali del paese iberico. Il governo socialista di Antonio Costa, con un emendamento alla legge di bilancio 2020, ho introdotto un prelievo fiscale del 10% su tutte le entrate previdenziali dei cittadini stranieri “residenti non abituali”.

Il provvedimento, tuttavia, non ha effetto retroattivo; ciò vuol dire che tutti i pensionati europei che già si erano trasferiti in Portogallo, circa 27mila dal 2009, continueranno beneficiare di tutti i vantaggi fiscali goduti fino ad oggi, ovverosia la possibilità di incassare la pensione lorda, senza alcuna tassazione, per 10 anni.

Il provvedimento varato dal governo ha però scontentato gli intermediari immobiliari, che dal 2009 hanno visto aumentare notevolmente il loro giro d’affari proprio grazie ai pensionati europei che hanno deciso di trasferirsi in Portogallo. Luis Lima, presidente dell’associazione degli intermediari immobiliari, ha dichiarato, con parole piuttosto forti, che “scoraggiare gli investimenti esteri è un crimine contro la nazione”.

Le critiche della comunità UE

Viceversa, molti paesi europei hanno accolto con favore la decisione del governo portoghese; negli ultimi 11 anni, ovverosia da quando è stato introdotto il regime fiscale agevolato, molti paesi membri dell’UE hanno protestato vivacemente contro il paradiso fiscale dei pensionati creato dal paese iberico.

L’UE non ha, però, risolto la situazione, non potendo concentrare i propri sforzi esclusivamente verso il Portogallo, evitando di agire contro i paradisi fiscali veri e propri presenti entro i confini dell’Unione Europea, Irlanda ed Olanda in testa, passando per il Lussemburgo di Jean Claude Juncker, ex presidente della Commissione Ue, e Malta.

La nuova tassa, tuttavia, è fissata ad un’aliquota molto bassa, il 10% per l’appunto, rendendo comunque conveniente il trasferimento nel paese per i pensionati europei.

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