Si spegne, nella sua casa di Beverly Hills, la stella più luminosa di Hollywood, che era riuscita a brillare per ben 103 anni. Muore Kirk Douglas– e nel dirlo c’è un nodo alla gola-. Muore il volto del cinema classico, muore una leggenda. Lo ha annunciato il figlio attore Michael su Instagram: “È con enorme tristezza che io e i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciato oggi. Per tutti era una leggenda, per me, per Joel e Peter era semplicemente papà”.

La prima volta che vidi Kirk Douglas fu in Saprtacus, film colossal del 1960 diretto da Stanley Kubrick. Mi ricordo che pensai a quanto Spartacus non somigliasse affatto ad uno schiavo trace. Con i suoi occhi azzurri, i suoi muscoli granitici e la sua carnagione pallida, Douglas era il perfetto esempio dell’attore americano della Hollywood degli anni d’oro.

Le tinte del suo viso, a dirla tutta, sono più adatte per il personaggio del film-western Sfida all’Ok Corrall di John Sturges (1957), in cui Douglas interpreta il protagonista Doc Holliday, pistolero alcolizzato del selvaggio West.

Kirk Douglas in Spartacus. PhotoCredit dal web
Kirk Douglas in Spartacus. PhotoCredit dal web

La nascita e il cammino vero Hollywood di Kirk Douglas

Nato a New York nel 1916 con il nome di Issur Danielovitch, il non ancora Kirk Douglas, cresce in contesto famigliare precario e povero :  figlio di un immigrato ebreo russo analfabeta che per sopravvivere ad Amsterdam, nello stato di New York, vendendo stracci. Issur inizia a recitare mentre studia alla St Lawrence University. Tutti si accorgono della luce negli occhi di quel ragazzone con i muscoli disegnati e ,infatti, neanche tanti anni dopo reciterà all’American Academy of Dramatic Arts, dove incontra e si innamora di Betty Perske, in seguito nota come Lauren Bacall.

Kirk Douglas Photo Credit dal web
Kirk Douglas Photo Credit dal web

Hollywood, però, è una meta che si fa desiderare. Douglas serve il suo Paese nella Marina degli Stati Uniti. Nel ‘43 sposa Diana Dill, amica della Bacall, e ha subito due figli: Michael Douglas e Joel. Nel 1946 ottiene il suo primo ruolo importante a Los Angeles di fianco a Barbara Stanwyck ne Lo strano amore di Marta Ivers. Ad Hollywood era nata una stella, lucente, imperitura. Anno importante, il 1949 con Champion, una pellicola diretta da Mark Robson per la RKO e girata in venti giorni, Kirk è il pugile Michael Midge Kelly. La sua interpretazione è talmente tanto convincente da aggiudicargli una nomination agli Oscar. Nella sua vita non vincerà mai un Oscar, se non quello alla carriera, nel 1966.

Incredibile come l’Academy, alle volte, sia miope e ingiusta anche con i suo figli più belli, i suoi pupilli d’oro. Però, accade che ,per qualche misterioso motivo, all’indifferenza dell’Academy sia opposta un’altra forza, uguale e contraria, che rende tutte le star, digiune della statuetta d’oro, piene del clamore della popolarità internazionale.

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