Dopo San Valentino, la festa degli innamorati, eccoci pronti a replicare con un’altra chart di musica rock, stavolta dedicata a tutti i single.

San Valentino è passato e, come da tradizione, ci apprestiamo a festeggiare il giorno di San Faustino, il quale – oltre a essere il patrono dei Bresciani – è ufficiosamente il protettore dei single. Con la stessa ironia e goliardia con cui è nata questa ricorrenza, divertiamoci ad ascoltare un po’ di musica rock che possa esaltare tale scelta di vita. Come detto ieri, risultare oggettivi in una classifica è sempre complicato, pertanto, prima di incorrere in linciaggi vari, ci teniamo a precisare che abbiamo tentato il più possibile di essere asettici nella scrittura di queste liste, cosci del fatto che ogni scelta potrà essere inevitabilmente opinabile.

Rock per la festa dei single: la nostra top10

10. Girls Just Want to Have Fun – Cyndi Lauper

She’s So Unusual – 1983

Cominciamo subito con un autentico inno generazionale. Impossibile non parlare del celeberrimo video trasmesso per mesi da MTV. La Lauper, coloratissima e vulcanica, si ribella contro il perbenismo genitoriale che le impone di vedere un vecchio film d’amore, iniziando, insieme a decine di altre ragazze per la strada, ad affermare che le ragazze vogliono solo divertirsi.

9. Different Drum – The Stone Poneys

Evergreen, Volume 2 – 1967

Più o meno quindici anni prima, l’allora sconosciuta Linda Ronstadt, accompagnata dagli Stone Poneys, incise il suo primo singolo di successo proponendo proprio gli stessi concetti esposti nella posizione precedente. “Different Drum”, all’epoca, era una frase gergale che indicava un diverso modo di agire, contrapponendosi alle norme imposte dalle generazioni precedenti.

8. I Will Survive – Cake

Fashion Nugget – 1996

Di certo, ai più, è nota la versione di Gloria Gaynor, indubbiamente uno dei classici della disco anni Settanta, tuttavia, proprio per l’appartenenza a tale genere, abbiamo deciso di inserire la cover fatta dai Cake. Un brano di rivalsa parecchio furbo e ironico, dove, in buona sostanza, si dice “sopravviverò. Non ci perdo il sonno a rimanere da solo”.

7. Better of without a Wife – Tom Waits

Nighthawks at the Diner – 1975

Presente nella classifica di ieri, Tom Waits era capace anche di scrivere liriche salaci e pregne di bonario cinismo. Avendo lavorato come cameriere in gioventù, assistette spesso a “casi umani” e fece sue le loro storie. Del resto può capitare a tutti di pentirsi del proprio imminente matrimonio durante la festa di addio al celibato. Solo Tom Waits potrebbe rendere poesia una storia tanto buffa.

6. The Wanderer – Dion and the Belmonts

The Wanderer (Single) – 1961

Andiamo un po’ indietro nel tempo, quando il rock and roll era ancora un genere scanzonato e giovanile, vicinissimo, se non pedissequo, al blues. Il protagonista di questo evergreen è un “pellegrino” (traduzione del titolo), inteso nel senso meno cristiano possibile; costui, vagando di città in città, si diverte a sedurre giovani e ingenue donne, canticchiando goliardicamente.

5. I’m Free – The Rolling Stones

Out of Our Heads – 1965

Capirete perché “Wild Horses” – presente nella classifica su San Valentino – è così importante per la carriera degli Stones solo dopo aver ascoltato questo loro altro classico. Un inno all’amore libero, in un’epoca in cui il Sessantotto e il fenomeno hippy erano ancora in fase embrionale. Tuttavia, come consuetudine per i primi Stones, non si tratta di una canzone con tematiche sociali, bensì di una sardonica e canzonatoria provocazione.

4. Goodbye Stranger – Supertramp

Breakfast in America – 1979

Almeno una volta nella vita, tutti abbiamo canticchiato di questa canzone. Nei primi anni Ottanta, nelle radio statunitensi non girava altro che questo singolo degli inglesi Supertramp, autori sino ad allora di una discografia di rara raffinatezza ma pressoché sconosciuta. “Goodbye Stranger” è la storia di una rockstar e delle sue avventure fugaci di una notte. “Ti ho dato cosa avevo. Ora vado via”, recita il testo. Un brano divertente, impossibile da rimuovere dalle nostre orecchie, ma perfetto per rendere giustizia a una band sin troppo sottovalutata.

3. Hungry Heart – Bruce Springsteen & The E Street Band

The River – 1980

L’album che più di tutti simboleggia la grammatica della musica rock. Tutto quello che è ed è stato il rock classico lo si ritrova in “The River” del Boss. Un brano goliardico, salace, reso ancor più veloce nella versione pubblicata sul LP. Un uomo lascia la sua famiglia per andare a zonzo per il mondo; è questo il riassunto di questo pezzo: una storia malinconica raccontata come una barzelletta, con lo scopo di dare all’ascoltatore più di una chiave di lettura. Un’ulteriore testimonianza della varietà dell’album, capace di esprimere tutta la poetica del cantautore di Ashbury Park. Perché tutti abbiamo un cuore affamato.

2. The Joker – Steve Miller Band

The Joker – 1973

Chi non ha mai suonato o cantato questo brano? Semplice e geniale al contempo. Un brano che nasce senza troppe pretese, ma che, negli anni, si è rivelato quasi un simbolo del classic rock. Il tutto, con un testo che pare precedere di qualche anno “Goodbye Stranger”. Il protagonista è un individuo poco affidabile, pregno di leggerezza, che si diverte a tradire la moglie continuamente, godendo del supporto delle fan dacché è divenuto famoso. Poco da aggiungere: la ricetta perfetta per un brano immortale.

1. So Lonely – The Police

Outlandos d’Amour – 1978

La prima posizione la guadagnano i Police con una gemma figlia dei loro virtuosismi. Stewart Copeland al suo apice, con il suo storico ritmo in levare; Andy Summers, capace di elevare il concetto di chitarra ritmica sino a quel celebre assolo; Sting che ci mostra perché è una delle più grandi voci del rock, frattanto che il suo basso in walking suona con una precisione e una velocità matematica. Solo una band composta da strumentisti tanto abili e versatili poteva rendere così divertita la terribile sensazione che si può avere alla fine di un amore.

MANUEL DI MAGGIO

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Ecco la nostra precedente classifica dedicata al giorno di San Valentino:
Classifica top 20 canzoni d’amore rock