Hypercar WEC ACO – Nelle ultime settimane il futuro della top-class del FIA World Endurance Championship sembra compromesso. La futura classe Le Mans Hypercar avrebbe dovuto dominare la scena e rappresentare una vera e propria rivoluzione. Tuttavia, questa rivoluzione potrebbe fallire.
Dalla LMP1 alla LMH, poche vetture e poco spettacolo
Con l’abbandono di Audi Sport e di Porsche Motorsport della LMP1 poche stagioni fa, ACO si è trovata a ridisegnare completamente la top-class. Toyota è stato l’unico costruttore a rimanere con una vettura LMP1H mentre Rebellion Racing ed altre scuderie hanno preso parte con vetture non ibride. Come previsto, il divario è stato notevole fin da subito.
Le due Toyota TS050 Hybrid hanno dominato la scena delle ultime stagioni, trionfando ovunque senza rivali. Solamente nella stagione attuale con l’Equivalence of Technology è partito un vero e proprio livellamento prestazionale. Una scelta di ACO temporanea, ma capace di incrementare la lotta nella top-class tra Toyota, Rebellion e Team LNT con le due Ginetta. Oltretutto, nella prossima stagione potranno correre contemporaneamente le attuali LMP1 non ibride e le LMH. Una scelta che dimostra forse l’eccessiva tempestività nell’introdurre le hypercar senza che tutti fossero pronti.
L’introduzione della Le Mans Hypercar avrebbe dovuto porre un rimedio definitivo a questa poca partecipazione nella top-class. Tuttavia, ACO si è scontrata con due problemi: il primo è legato al costo del programma hypercar mentre il secondo si chiama LMDh.
IMSA ed ACO insieme per LMDh, Hypercar compromessa?
La firma dello storico accordo tra IMSA ed ACO per la futura classe LMDh ha portato molti costruttori ad interessarsi per la categoria. Il grande interesse per la LMDh ha generato un effetto domino che ha coinvolto anche il mondo hypercar. Tra queste, Aston Martin e Peugeot-Rebellion su tutte.
Aston Martin ha recentemente rinviato il suo programma Hypercar. La Valkyrie non scenderà in pista nella prossima stagione malgrado Aston Martin fosse uno dei due costruttori fondatori insieme a Toyota. L’abbandono del costruttore britannico non è solamente dovuto a ragioni economiche, ma anche sportive. La creazione della piattaforma LMDh ha messo in discussione l’utilità di un programma molto oneroso per Aston Martin.
L’effetto domino ha coinvolto anche Rebellion Racing che ha deciso di ritirarsi al termine della stagione. Il progetto Hypercar Peugeot-Rebellion ha subito così un rallentamento. Peugeot Sport ha individuato in Ligier il partner tecnico per il suo ritorno alle competizioni. Tuttavia, Peugeot non ha ancora confermato se proseguirà il programma hypercar o se si concentrerà su una vettura LMDh. Ligier fa parte dei quattro costruttori che sono autorizzati a realizzare una LMDh, insieme a ORECA, Rimac/Multimatic e Dallara.
“Al momento, il progetto è basato sul regolamento hypercar, ma stiamo considerando anche la LMDh perchè sembra interessante. Questo avverrà a patto che ci siano alcune condizioni. Prima di tutto, equità nel Balance of Performance: tutti con la stessa aerodinamica, peso e potenza in entrambi i regolamenti. Naturalmente, sceglieremo il regolamento che ci darà maggiori possibilità di vittoria. Poi, guarderemo all’efficienza in termini di costo” – Jean-Marc Finot, direttore PSA Motorsport
Hypercar nel WEC, un futuro in salita
Attualmente, solamente tre costruttori hanno confermato il loro impegno nella classe LMH. Tra questi, troviamo Toyota Gazoo Racing, Scuderia Cameron Glickenhaus e ByKolles. Tuttavia, solamente Toyota sembrerebbe in grado di schierare una hypercar già al primo appuntamento della prossima stagione.
“Per correre alla 24 Ore di Le Mans e nel WCEC con questo livello tecnologico e con un certo budget, è innegabile che la LMDh rappresenti una grande opportunità per un costruttore. Tuttavia, la convergenza ACO-IMSA non impatterà sulla LMH: i prossimi dettagli tecnici sulla LMDh verranno dati a Sebring e lo confermeranno.” – Pierre Fillon, Presidente di ACO
Malgrado le dichiarazioni ottimistiche di Fillon, la situazione sembra molto complicata per la LMH. Se Peugeot dovesse decidere di virare verso la LMDh, lo sarà ancora di più. Il costruttore francese è coinvolto in un’importante operazione di M&A con FCA ed un programma hypercar potrebbe non essere considerato economicamente sostenibile.
La situazione dovrebbe intraprendere una strada definitiva con l’annuncio del regolamento tecnico LMDh in occasione del Super Sebring. Cosa succederà?
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