Ha circolato nelle ultime ore, invadendo il web, la notizia secondo cui in Israele si fosse trovato un vaccino efficace per il Coronavirus.

Sembra essere già virale la notizia, non ancora confermata, del presunto vaccino per il Coronavirus. La news viene da Israele e fa tanta gola: addirittura il link è spesso accompagnato con tanto di foto che ritrae un flaconcino con su scritto «Coronavirus vaccine». Innanzitutto, la foto del flaconcino è stata presa dal web ed è una foto stock che non proviene dall’istituto di ricerca.

Immagine che ha circolato sul web riguardo al vaccino per il Coronavirus – fonte: google

Vediamo quindi il tutto più nel dettaglio.

Il vaccino miracolo da Israele:

Il Migal Research Institute di Israele sarebbe a un passo dal vaccino per il Covid-19. Purtroppo, posta in questo modo la notizia è abbastanza fuorviante.
Per quel che riguarda il Migal, aveva rilasciato a Febbraio un comunicato stampa nel quale dichiarava che i suoi scienziati sono effettivamente all’opera per sviluppare il vaccino. Tuttavia, a conti fatti, al momento hanno sviluppato solo un vaccino contro il virus della bronchite infettiva.
Si tratta di un ceppo di coronavirus che colpisce il pollame. L’istituto il 27 febbraio ha poi spiegato che da questo si può tentare di adattarlo per creare un vaccino umano contro il Covid-19.

Questo può aiutarci contro il Coronavirus?

Dalla ricerca è stato scoperto che (come citato dall’istituto):

il coronavirus del pollame ha un’elevata somiglianza genetica con il Covid-19 umano e che utilizza lo stesso meccanismo di infezione, un fatto che aumenta la probabilità di ottenere un vaccino umano efficace in un periodo di tempo più breve. Ma purtroppo mancano ancora molte «settimane» per «completare i protocolli di sicurezza che permetteranno di effettuare poi il test in vivo

Questioni di tempo:

Il tempo stringe? Forse. Se anche nei mesi estivi il virus dovesse affievolirsi, come spesso avviene con l’influenza, questo potrebbe riemergere prepotentemente in autunno.

Perciò alla lotta contro il tempo nella battaglia per trovare un vaccino per quei giorni si sarà aggiunto un altro ostacolo. Si tratta del problema economico. La Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) ha rilasciato il 6 marzo una dichiarazione: per finanziare gli attuali progetti di ricerca e quelli nuovi servono almeno 2 miliardi di dollari.

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