La federtennis francese non ha nemmeno fatto in tempo a comunicare la decisione sulle date del recupero del Roland Garros che subito si è scatenata la bufera. Il prestigioso torneo transalpino, rinviato come buona parte della stagione sulla terra rossa a causa del Coronavirus, è stato calendarizzato al 20 settembre. La decisione non è piaciuta a molti in particolare per la stretta vicinanza con l’Us Open, ad appena una settimana di distanza. Non sono mancate le polemiche. Proprio gli organizzatori del torneo americano hanno diffuso una nota che suona un po’ piccata.
Nel comunicato gli americani riferiscono di aver valutato le varie possibilità e di aver stabilito di confermare la data del 31 Agosto come quella di inizio del torneo newyorkese. Soprattutto fanno notare che qualsiasi decisione in merito, eventuale e futura, sarà presa in accordo con gli altri tornei dello slam, con l’Atp e con la Wta. Perché l’altra pietra dello scandalo è stata la modalità con cui Parigi ha fatto la sua scelta, giudicata unilaterale e priva di considerazione nei confronti degli altri partner (punto un po’ toccato ieri nel comunicato dell’Atp). Il più duro è stato il tennista canadese Pospisil, che non ha avuto problemi ad esprimere il suo pensiero.
Roland Garros, Pospisil duro contro l’organizzazione
E’ stato davvero sorprendente. Nessuno sembrava esserne al corrente. L’Atp non lo sapeva né gli altri Grand Slam secondo le mie informazioni, la Wta non lo sapeva, i giocatori non lo sapevano. Ho il massimo rispetto per i tornei del Grand Slam ma è una decisione irresponsabile ed egoista. Soprattutto nel momento che stiamo vivendo. Il mondo è in una condizione catastrofica, tutti sono colpiti e al momento è più importante che ci sia comunicazione e solidarietà. Si sono presi questa data in maniera egoistica, perché sapevano che sarebbe stata ambita nel caso in cui il virus fosse scomparso durante l’estate, senza pensare al resto del Tour. E’ stata una decisione arrogante
Intanto si inizia a pensare anche alle questioni di casa nostra. La scure del Coronavirus ha colpito anche gli Internazionali d’Italia e si ragiona sulle possibili date di recupero. Tra le varie ipotesi in ballo c’è quella di metà novembre e tra le sedi praticabili, considerato il clima, ci sarebbe quella di Cagliari, che ha ospitato l’ultima sfida di Coppa Davis. L’opzione indoor, invece, favorirebbe Torino per gli uomini e Milano Palalido per le donne. Questo se Us Open mantenesse la sua collocazione originaria. Altrimenti l’idea sarebbe quella di posizionare il torneo del Foro Italico proprio nelle date americane.