Una retrospettiva su Renato Casanova, attore e regista ravennate amico di Domenco Modugno e attore nel film Cagliostro con Orson Welles e Raymond Burr
Da domani su MMI, un ciclo di quattro articoli dedicati al mestiere dell’attore, guidato dalla figlia Alessandra.
Tecniche, improvvisazione, impostazione della voce, postura, in formato smart
Renato Casanova, nato a Faenza nel 1921 e scomparso il 4 settembre 2012 a Ravenna, ha seguito il teatro per vocazione e per passione.
Si trasferisce dalla provincia a Roma, nell’immediato dopoguerra. Entra in contatto con l’effervescente clima culturale che ruota attorno alla capitale e rende questo periodo indimenticabile per chiunque ami il mondo dello spettacolo.
Casanova si iscrive alla Libera Accademia di Teatro, diretta da Pietro Sharoff (già aiuto regista del drammaturgo Stanislavskij, attore a fianco di interpreti del suo tempo, tra i quali Ol’ga Knipper, moglie di Antòn Cechov).
Le serate romane trascorrono nei locali frequentati dagli artisti che diventeranno i protagonsiti della musica degli anno’60, tra cui Domenico Modugno, di cui diventa amico.
“Tutte le sere dopo cena si metteva a suonare la chitarra fino a tardi, a volte ci sfiniva e gli chiedavamo di smettere”, raccontava divertito e commosso. Poi ricordava le figlie di Lev Tolstoy, ospiti a casa Sharoff.
Oltre a Sharoff, insegnante di recitazione e regista, il primo corpo insegnanti comprende Alfredo De Antoni (insegnante di dizione) e Achille Fiocco (insegnante di storia del teatro).
Attorno all’Accademia gravitano artisti come Giorgio De Chirico e una giovane Lina Wertmuller (foto sopra).
Casanova però vuole diventare anche attore e negli anni in Accademia, recita in diversi lavori teatrali. Da L’albergo dei poveri di M. Gorkij (1946), a Le tre sorelle di A. Cechov (1947), da Nozze a Stepantchicovo di F. Dostoevskij (1949), Il Revisore di N. Gogol (1951) e Racconto d’inverno di W. Shakespeare (1953).
A Roma recita come attore cinematografico in diversi film tra i quali Cagliostro (titolo originale Black Magic), film del 1949 interpretato da Orson Welles e Raymond Burr, diretto da Gregory Ratoff.
Verso la fine degli anni Cinquanta, Casanova lascia Roma e torna in Romagna, stabilendosi a Ravenna.
Mette il suo bagaglio artistico e culturale a disposizione dei giovani che vogliono avvicinarsi al Teatro classico. Dal settembre 1967 dirige il Teatro stabile città di Ravenna con sede nei locali del Teatro Rasi.
Alle lezioni di dizione e recitazione si unisce la preparazione di rappresentazioni che poi vengono proposte nei vari teatri italiani. Gli apprezzamenti del pubblico spingono molti giovani a proseguire sulla via indicata da Casanova.
Alcuni di loro sono ancor oggi operanti nell’ambito teatrale o artistico ed alcuni hanno fatto del teatro la loro professione.
Dopo la ristrutturazione del Rasi, per motivi non legati certo a disponibilità e competenza, viene tolto a Casanova e alla sua scuola di teatro classico ogni spazio artistico all’interno dello stabile.
Lui non si arrende. Anzi, alcuni anni dopo riparte con una nuova scuola, la Scuola di teatro classico a cui unisce la Compagnia teatrale Luigi Rasi, aderenti all’associazione Endas provinciale di Ravenna.
Scuola e Compagnia, nate in sordina durante l’anno scolastico 1984-1985, pian piano riescono a raccogliere centinaia iscritti e a presentare lavori che ottengono ottimo riscontro da pubblico e critica.
Dal 2004, la guida della compagnia è affidata ad Alessandra Casanova e, dal 2008 anche la scuola, con un repertorio che spazia dal teatro russo a Plauto, da Georges Feydeau a Oscar Wilde. Grande protagonista di ogni programmazione annuale rimane il teatro di Anton Checov.
A lui a è stata dedicata di recente una serata in occasione dell’anniversario della nascita, ottenendo il patrocinio dell’Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana.
Anna Cavallo