Diane Ernestine Earle Ross, è nata a Detroit il 26 marzo 1944. All’attivo con ben cento milioni di dischi venduti ed un primato assoluto di n.1 in America (18 album), dodici Grammy, una nomination all’Oscar, due stelle sulla Walk of Fame e una Medaglia presidenziale della libertà conferitale da Obama nel 2016. Una carriera senza limiti, quella di Diana Ross, tanto che fu definita l’ “artista femminile di maggior successo di tutti i tempi” entrata nel Guinness dei primati nel 1993 e poi da quello di “Entertainer of the Century” di Billboard.
Il legame di Diana Ross con Michael Jackson
Il suo legame con Michael Jackson era indissolubile. Lui disse di lei: «È stata mia madre, la mia amante e mia sorella, tutte insieme in una persona incredibile». E quando si trattò del caso Neverland lei lo difese a spada tratta. Fu simbolo degli afroamericani, ma anche del movimento gay. E si ricorda un suo concerto a Central Park con oltre ottocentomila persone sotto una pioggia scrociante, gratuito, nel luglio dell’83. In realtà sognava di diventare una stilista e studiava da sarta mentre frequentava la Cass Technical High School.Poi l’incontro con Berry Gordy, il fondatore dell’etichetta Motown e da lì l’incontro con le Supremes e brani divenuti cult come Where Did Our Love Go?, Baby Love, Stop! In The Name Of Love, You Can’t Hurry Love.
La carriera solista
Nel 1968 il trio prese il nome di Diana Ross & The Supremes. Successivamente porta avanti una splendida carriera solista, con le sue acconciature, collezionando Grammy, con una vita personale molto burrascosa, sino ad arrivare al suo ultimo album I love You. Diana non ha mai perso di vista da dove è arrivata, con uno spirito di grande amore per le sue radici.
«Sono ancora comunque una “Cenerentola Nera” che si batte per la sua gente. Anche se oggi sono famosa, so bene cosa significa essere neri in America e non avere nulla».