L’ennesima bufala che circola sul web, da Facebook a Whatsapp, riguarda la divulgazione di una bozza di un provvedimento con una legge sulle intercettazioni telefoniche.
Di nuovo una bufala causa disinformazione su Facebook e WhatsApp
Sta circolando da qualche giorno l’ennesima bufala, su WhatsApp e Facebook, che parla di un provvedimento chiamato CDMX. La Fake News argomenta di un provvedimento riguardo le intercettazioni telefoniche e non solo. Ciò che preoccupa, oltre alle intercettazioni, sarebbe la parte della notizia che tocca l’app di messaggistica istantanea.
Secondo la “catena”, infatti, la notizia affermerebbe che un fantomatico provvedimento CDMX coinvolgerebbe anche l’app di messaggistica WhatsApp, facendo intendere che i messaggi possano essere controllati (cosa di per se possibile).
La sigla del “provvedimento” CDMX, in realtà, cercando su Wikipedia, appartiene o meglio identifica il paese di Città del Messico. A smantellare la fake news accorre in soccorso il principio del rispetto della privacy del cittadino italiano, che renderebbe impossibile tale provvedimento, per altro inesistente.
La notizia,poi, sembra voler essere avvalorata da un link che dovrebbe confermare la notizia appena letta dal lettore. Il link ci porterebbe ad un articolo di AGI (Agenzia Giornalistica Italia) che in realtà sostiene proprio tutto il contrario, sbugiardando esso stesso la fake news.Una fake news che non porta a nulla, nessun virus, sennonché la diretta disinformazione riguardo ciò che accade intorno a noi.
Una news fine a se stessa quindi, che cavalca il clima delicato in cui noi tutti ci troviamo. Come combattere tutto ciò? Per sopravvivere a questo mare di notizie false non ci resta che documentarci tramite fonti attendibili, i cosiddetti canali ufficiali, evitando così inutili preoccupazioni.
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