La Domenica delle Palme di domani non sarà come quelle della tradizione. L’emergenza coronavirus ha imposto un blocco anche alle funzioni religiose, e non si terranno, quindi, le cerimonie nelle chiese per benedire i rami d’ulivo.
La Domenica delle Palme
La Domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua. Celebrata da cattolici, ortodossi e alcuni riti protestanti, è il giorno che commemora l’ingresso di Gesù nella città di Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla radunata dalle voci del suo arrivo. I fedeli accorsi stesero a terra i mantelli mentre agitavano rami di ulivo in suo onore.
Le “indicazioni rituali” della Conferenza Episcopale Italiana
Vista l’eccezionalità del periodo, la Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato le “Indicazioni rituali” con le quali chiarisce le modalità nei riti e nei gesti.
Oltre la già citata impossibilità di benedire gli ulivi in chiesa, sarà rimandata la Messa crismale, Messa in Coena Domini senza lavanda dei piedi, il Venerdì Santo privo del bacio della Croce e niente accensione del fuoco prima della Veglia pasquale.
Le “indicazioni rituali” saranno quindi il riferimento in vista della Settimana Santa per celebrare il momento più importante dell’anno liturgico, anche senza la presenza fisica dei fedeli nei luoghi di culto.
La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato il Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che fornisce tutte le indicazioni per fedeli, Vescovi e Presbiteri.
Domenica della Palme
La Commemorazione dell’Ingresso del Signore a Gerusalemme si celebri all’interno dell’edificio sacro; nelle chiese Cattedrali si adotti la seconda forma prevista dal Messale Romano, nelle chiese Parrocchiali e negli altri luoghi la terza.
Messa crismale
Valutando il caso concreto nei diversi Paesi, le Conferenze Episcopali potranno dare indicazioni circa un eventuale trasferimento ad altra data.
Giovedì Santo
La lavanda dei piedi, già facoltativa, si ometta. Al termine della Messa nella Cena del Signore si ometta anche la processione e il Santissimo Sacramento si custodisca nel tabernacolo. In questo giorno si concede eccezionalmente ai Presbiteri la facoltà di celebrare la Messa senza concorso di popolo, in luogo adatto.
Venerdì Santo
Nella preghiera universale i Vescovi avranno cura di predisporre una speciale intenzione per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti, (cf. Missale Romanum). L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante.
Veglia Pasquale
Si celebri esclusivamente nelle chiese Cattedrali e Parrocchiali. Per la liturgia battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali (cf. Missale Romanum).
Le espressioni della pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale, a giudizio del Vescovo diocesano, potranno essere trasferite in altri giorni convenienti, ad esempio il 14 e 15 settembre.
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