Come ogni anni, ad aprile viene assegnato il Premio Pulitzer. Ma cosa è? E quanti sono?

La storia del Premio Pulitzer

Il premio nasce nel 1917, dal giornalista Joseph Pulitzer. Nel 1911, anno della sua morte, lasciò alcuni fondi alla Columbia University e parte di questi soldi furono utilizzati per finanziare una scuola di giornalismo nell’ateneo. 

Joseph Pulitzer, nato il 10 aprile 1847 a Mako in Ungheria, emigrò negli Stati Uniti nel 1864. 

A poco più di trent’anni, era già un uomo ricco e, dopo aver conseguito la laurea in legge, decise di investire il proprio denaro nell’acquisto dei quotidiani “Evening Post” e “St. Louis Evening Dispatch” per poi riunirli in un unico giornale: il “St. Louis Post – Dispatch”. Alcuni anni più tardi, trasferitosi a New York, rilevò anche il quotidiano “New York World” dandogli grande popolarità.

Joseph Pulitzer. Photo: Web
Joseph Pulitzer. Photo: Web

Il premio venne assegnato per la prima volta nel 1917 e le prime categorie furono: Reporting, Editoriale, Storico e Biografico.

Attualmente, il premio è suddiviso in 21 categorie: per 20 categorie è previsto n premio in denaro di 15.000 euro (o poco meno), per la categoria “pubblico servizio” nel giornalismo, è prevista una medaglia d’oro, che viene data al giornale.

I vincitori e le categorie del Premio Pulitzer 2019

Giornalismo

Public Service – Al quotidiano South Florida Sun Sentinel

Breaking News Reporting – Alla redazione del Pittsburgh Post-Gazette

Investigative Reporting – A Matt Hamilton, Harriet Ryan e Paul Pringle del Los Angeles Times

Explanatory Reporting – A David Barstow, Susanne Craig e Russ Buettner del New York Times

Local Reporting – Per la redazione del The Advocate

National Reporting – Alla redazione del Wall Street Journal

International Reporting – A Maggie Michael, Maad al-Zikry e Nariman El-Mofty dell’Associated Press, Anche i giornalisti birmani Wa Lone e Kyaw Soe Oo, insieme ai colleghi di Reuters: Simon Lewis e Antoni Slodkowski

Feature Writing – Ad Hannah Dreier di ProPublica

Commentary – A Tony Messenger del St. Louis Post-Dispatch

Criticism – A Carlos Lozada del Washington Post

Editorial Writing – A Brent Staples del New York Times

Editorial Cartooning – Al freelance Darrin Bell

Breaking News Photography – Ai fotografi di Reuters

Feature Photography – Al fotografo italiano Lorenzo Tugnoli del Washington Post

Letteratura, teatro e musica

Fiction – A Richard Powers per il romanzo The Overstory

Drama – A Jackie Sibblies Drury per Fairview

History – A David W. Blight per Frederick Douglass: Prophet of Freedom

Biography or Autobiography – A Jeffrey C. Stewart per The New Negro: The Life of Alain Locke

Poetry – A Forrest Gander per Be With

General Nonfiction – A Eliza Griswold per Amity and Prosperity: One Family and the Fracturing of America

Music – A Ellen Reid per Prism

Menzioni speciali

Ad Aretha Franklin, per aver contributo alla musica e alla cultura americane per più di 50 anni, e alla Capital Gazette di Annapolis, nel Maryland, per il coraggio dimostrato durante l’attacco subito a giugno 2018, in cui morirono cinque persone.

Serena Votano