“Non potete capire quanto mi infastidisce questa cretina. La sua falsa ingenuità mi irrita, la trovo orrenda e fa cose da ultra ce**a. Orrenda e cessa”

Sarebbe questo lo spregevole insulto rivolto da uno dei tantissimi haters della rete a Benedetta Rossi, foodblogger.

La risposta che lascia di sasso

Benedetta Rossi - Photo Credits: www.notizie.it
Benedetta Rossi – Photo Credits: www.notizie.it

Non si è fatta attendere la risposta della blogger. Risposta, la sua, che le avrebbe garantito la vetta su Twitter facendole conquistare nuovi followers.

“Non mi preoccupi tu ma i 90 like a una persona che chiama cretina una donna che non conosce. Non frequento Twitter, dicevano che era un ambiente molto più colto di FB. Alla faccia del ca**o, a me sembra un ritrovo di bulli frustrati.”

“Comunque stacce fratè, il cretino sei tu. Quando mi conoscerai di persona allora potrai parlare, imbecille. Io non ho nulla da perdere. Non me ne frega un ca**o di te, della tv e della popolarità”.

Benedetta Rossi - Photo Credits: www.dplay.com
Benedetta Rossi – Photo Credits: www.dplay.com

La sorprendente risposta della foodblogger rivolta al simpatico leone da tastiera ha lasciato letteralmente di sasso i suoi followers.

L’odio in rete

Problematica, quella dell’odio in rete, che sembrava di fatto sfuggire al controllo di coloro che ne subivano impotenti le conseguenze. A dimostrazione, però, che nessuna forma di odio possa di fatto sovrastare la grandezza dell’amore è scesa in campo la genialità di alcuni utenti i quali hanno ideato un blog finalizzato alla difesa delle vittime del web.

Odiare ti costa - Photo Credits: https://www.odiareticosta.it/
Odiare ti costa – Photo Credits: https://www.odiareticosta.it/

Odiare ti costa

È questo il nome emblematico della pagina web nella quale è possibile segnalare le violenze virtuali subite al fine di poter essere assistiti da un esperto capace di consigliare la vittima sulla giusta strada da intraprendere per porre fine a tale atto di violenza. Odiare Ti Costa è un progetto nato dell’associazione “Pensare Sociale” sita a Bologna.

Del resto a sottolineare, con parole che sembrano essere cucite ad hoc, l’inettitudine dell’odio in rete è lo stesso Massimo Bisotti il quale in uno dei suoi celebri romanzi ci ricorda

“L’emblema di un fallimento personale è proprio questo: preoccuparsi di demolire gli altri piuttosto che occuparsi di costruire se stessi.”

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