In Bulgaria ministri e deputati rinunciano allo stipendio per l’emergenza

Hanno deciso di donare l’intero stipendio da politici al sistema sanitario pubblico fino alla fine dell’emergenza Coronavirus, ma in Bulgaria li accusano di averlo fatto per mascherare l’aumento del 40% dell’onorario

Quasi tutto il parlamento ha votato la proposta per l’emergenza Coronavirus

Poco tempo fa avevano deciso di aumentare del 40% lo stipendio sia dei deputati che dei ministri, ma ora, forse, dopo un esame di coscienza hanno deciso di donare la “busta paga” al sistema sanitario della Bulgaria fino alla fine dell’emergenza dovuta al Coronavirus.

Oltre a decidere lo stato di emergenza fino al 13 maggio, il parlamento ha sostenuto la proposta di Gerb, il partito conservatore bulgaro, attualmente al governo del paese: rinunciare al completo onorario dal primo aprile fino alla fine dell’emergenza del Covid19.

170 deputati hanno votato questa decisione provvisoria su 240 totali dopo ben 11 ore di dibattito.

Il parlamento ha deciso di estendere questa legge anche per i ministri, i capi di gabinetto e i capi delle agenzie governative. In tutto la donazione dovrebbe ammontare a 740 mila euro (1,44 milioni di leva), ma solo durante il lockdown.

Bojko Metodiev Borisov 

La Bulgaria era già molto in difficoltà

La Bulgaria è uno dei paesi più poveri del’Unione Europea e non ha ancora adottato l’euro come altri stati membri. Il governo si aspetta per il Coronavirus un aumento consistente della disoccupazione nel paese, fino al 6,2%: sono 42.000 i nuovi disoccupati registrati fino a oggi.

Sul territorio bulgaro i casi di positivi al virus sono 549, mentre i morti accertati sono per ora 22. Tuttavia, il governo ha deciso di adottare misure di contenimento molto rigide per consentire al sistema sanitario di fronteggiare l’epidemia già da marzo come in Italia.

I politici che stanno donando per il Coronavirus

In Italia il Movimento 5 Stelle ha scelto di donare alla Protezione Civile 3 milioni di euro, derivanti dai tagli agli stipendi dei propri parlamentari.

Vito Crimi, capo politico M5S, aveva avanzato anche la proposta di procedere con un taglio degli stipendi di tutti quanti i parlamentari, ma non accolto dalla maggior parte.

In Grecia il primo ministro Kyriakos Mītsotakīs ha chiesto a ministri, sottosegretari e parlamentari di Nuova Democrazia, partito di centro-destra, di versare per due mesi metà del loro stipendio da destinare a un fondo speciale per rispondere all’emergenza Coronavirus.

I politici devono essere in prima linea nella solidarietà”, ha dichiarato il premier. La richiesta del primo ministro è stata accolta anche dal presidente della Repubblica greco, Katerina Sakellaropoulou, che ha annunciato la sua adesione all’appello.