Come ottenere il Fondo Garanzia per le PMI

Pronto il modulo da presentare per accedere alle garanzie statali su finanziamenti fino a 25mila euro. Le garanzie, al 100% per questa tipologia di prestiti, sono previste dal Decreto liquidità. I prestiti non sono automatici, ma sottoposti comunque alla discrezionalità dell’ente finanziatore (banca o confidi).

Con l’approvazione da parte della Commissione UE delle misure del decreto Liquidità arriva il via libera alle domande di PMI e professionisti, agli intermediari finanziari, per ottenere in modo automatico e gratuito la garanzia del 100% del Fondo PMI su finanziamenti di importo non superiore a 25.000 euro con il modulo “Fondo Garanzia”.

Il nuovo modulo Fondo Garanzia

Il nuovo modulo da utilizzare, pubblicato sul sito web del Fondo, potrà essere trasmesso anche mediante indirizzo di posta elettronica non certificata, accompagnato da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore. Quali informazioni devono essere riportate nel modello?

Via libera alle domande di professionisti e PMI in crisi di liquidità per richiedere la garanzia del 100% del Fondo PMI sui prestiti di importo non superiore a 25.000 euro. Il modulo è stato pubblicato sul sito del Fondo di garanzia, rendendo così operativa la misura prevista dal decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020, articolo 13, lettera m). Per tali finanziamenti il rilascio della garanzia è automatico e gratuito, senza alcuna valutazione da parte del Fondo. Il soggetto finanziatore pertanto potrà erogare il finanziamento con la sola verifica formale del possesso dei requisiti, senza attendere l’esito dell’istruttoria del gestore del Fondo medesimo.

Il fatturato

La garanzia si applica a prestiti fino a 25mila euro comunque entro il 25% dei ricavi del beneficiario. Significa, in pratica, che il prestito pieno di 25mila euro si può ottenere solo se si ha un fatturato pari ad almeno 100mila euro. Nel modulo andranno riportati i dati relativi ai ricavi dell’ultimo esercizio contabile, come da ultimo bilancio depositato o da ultima dichiarazione fiscale presentata. Per soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019, invece, per attestare i ricavi basterà un’autocertificazione oppure, specifica il modulo, altra documentazione idonea allo scopo.

Controlli e sanzioni

Serve anche l’ok a controlli ed ispezioni presso le proprie sedi che il gestore del Fondo (gruppo di banche guidato da Mediocredito centrale) dovesse ritenere necessari. Ed è disciplinato il caso di revoche totali o parziali dell’agevolazioni: si firma l’impegno a versare al Fondo l’importo parti all’aiuto ottenuto (in termine di equivalente sovvenzione lordo) e delle eventuali sanzioni previste dal Dlgs 123 del 1998: da due a quattro volte l’importo dell’intervento indebitamente fruito.