Torna l’appuntamento settimanale con le migliori serie finali di Serie A della storia. Dopo aver rivissuto il primo scudetto della Dinamo Sassari, riviviamo la serie finale della stagione 2000-2001, quella del derby Virtus Bologna-Fortitudo Bologna.

Come arrivano alla finale le due squadre?

Manu Ginobili, Virtus Bologna-TAU Vitoria, Eurolega 2000-2001 (LaPresse)
Manu Ginobili nella finale di Eurolega vinta dalla Virtus Bologna
(Photo by LaPresse)

La stagione è di quelle da incorniciare per la Virtus Bologna; le Vu Nere chiudono al primo posto in regular season con 29 vittorie e sole cinque sconfitte. Oltre al piazzamento super in campionato gli emiliani alzano anche due trofei, prima la Coppa Italia poi l’Eurolega, e si apprestano a diventare l’ultima squadra italiana capace di vincere il triplete. In post season la squadra di Messina non lascia scampo agli avversari e prima fa fuori Roseto, poi Treviso con due percorsi netti da 3-0. L’allora Kinder Bologna raggiunge così la finali senza aver mai perso.

L’altra metà di Bologna, la Fortitudo, vive una stagione molto positiva, chiudendo con 24 vittorie e 10 sconfitte. Il secondo posto però viene soffiato agli emiliani dalla Scavolini Pesaro, che chiude con una vittoria in più. La post season però premia la Effe che prima si sbarazza (3-0) della Mens Sana Siena e poi elimina proprio la Scavolini, chiudendo come i “cugini” della Virtus con un percorso senza sconfitte ai playoff. Ora la finale è un derby, quello più sentito nell’Italia cestistica, il derby di Bologna.

Virtus Bologna-Fortitudo Bologna, una finale sul filo del rasoio

Manu Ginobili, Andrea Meneghin, Virtus Bologna-Fortitudo Bologna, 2000-2001 (LaPresse)
Virtus Bologna-Fortitudo Bologna finale scudetto
(Photo by LaPresse)

Siamo giunti quindi alla finale scudetto, un derby, il derby di Bologna. In un giugno rovente l’atmosfera sul parquet è ancora più calda con le due compagini di Bologna che si giocano il titolo. Fattore campo a favore della Virtus, si parte al PalaMalaguti. Le Vu Nere iniziano male gara uno chiudendo il primo quarto sotto di un punto 19-20. Per tutta la prima metà la gara resta equilibratissima con Ginobili e Myers protagonisti; all’intervallo lungo siamo sul 41-40 Virtus. Nel terzo periodo arriva lo strappo decisivo dei padroni di casa con un parziale da 25-14 che li porta sul +12; negli ultimi dieci minuti la Effe prova a riagganciarsi guidata da Myers (23 per lui) ma la Virtus la chiude sull’86-81, è 1-0. Ventiquattro punti per Ginobili.

Per gara due ci si sposta al PalaDozza, ma il copione resta simile al primo capitolo della serie. Fortitudo che parte forte con un parziale da 23-19, prima di essere recuperata da Rigaudeau (21 per lui) e compagni per il 38-38 all’intervallo lungo. Ancora una volta arriva nella seconda metà lo strappo decisivo della Kinder Bologna, con un parziale complessivo da 33-39, per la vittoria finale e il 2-0 nella serie.

Al PalaMalaguti la Virtus si gioca gara tre, il primo match point scudetto. La gara inizia come d’abitudine, Fortitudo avanti 20-23 nel primo periodo. La reazione bianconera però arriva prima del solito e nel secondo parziale un super 24-13 ribalta la situazione. Le Vu Nere non torneranno mai sotto, lo score finale dice 83-79 Virtus, 3-0 nella serie e triplete in cassaforte. Decisivo un super Griffith da 21 punti, non bastano alla Effe i 33 di Myers. MVP Emanuel Ginobili, quindicesimo titolo nella storia della Virtus Bologna.

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