Sul suo sito internet il Cnr ha pubblicato un questionario per verificare la reale diffusione del coronavirus in Italia. Si tratta del progetto “Epicovid19” realizzato dall’Unità di Epidemiologia dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Cnr in collaborazione con il Dipartimento di scienze biomediche e cliniche dell’Ospedale Sacco, Università degli Studi di Milano, diretto dal prof. Massimo Galli. Tutte le risposte date al questionario sono utilizzate in forma anonima. I responsabili di questo progetto sono Fulvio Adorni e Federica Prinelli dell’Unità di Epidemiologia dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Cnr, centro coordinatore.
L’importanza del questionario sul coronavirus del Cnr
“I dati epidemiologici finora si sono finora basati solo su pazienti con sintomatologia grave, senza poter considerare i casi d’infezioni lievi o asintomatiche che non hanno richiesto ricovero e cure mediche intensive o sub-intensive”, spiegano dal Cnr parlando delle recenti rierche sul coronavirus. Ecco perché è partito il nuovo progetto “Epicovid19” che servirà per “una valutazione più precisa della prevalenza di Covid19 a livello nazionale e delle caratteristiche epidemiologiche associate”. Questo al fine di ottenere “una solida base per stimare dei tassi di mortalità e letalità più robuste, prendere appropriate decisioni di politica sanitaria e di misure del contenimento, riallocare risorse sanitarie per la gestione dell’emergenza e costruire solidi modelli statistici previsionali”.
Lo scopo del progetto “Epicovid19”
Lo scopo di “Epicovid19” è in definitiva “fornire alle autorità sanitarie un contributo immediato per la definizione di programmi di sorveglianza e intervento”. Questo “in attesa che dati più certi arrivino dalla combinazione dell’esito del tampone nasofaringeo con il test sierologico su campioni di popolazione“. Il progetto si avvale di strumenti messi appunto con la nuova emergenza e utilizzando altri creati con le passate epidemie. “Epicovid19” oltre al Cnr e all’ospedale Sacco vede coinvolti anche la Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) e la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).