Tre titoli NCAA, sei volte sul gradino più alto dell‘NBA, sei volte miglior giocatore dell’anno, sono solo alcuni dei molteplici successi raggiunti da Kareem Abdul-Jabbar, uno dei più forti giocatori nella storia di questo sport.

New York e il College

Ferdinand Lewis Alcindor Jr, nasce oggi a New York nel 1947. Inizia a muovere i primi passi nel mondo della pallacanestro frequentando i numerosi playground della grande mela. A soli 14 anni, Lewis Alcindor è alto già più di due metri, ma è anche agile e veloce, e questo lo rende unico. Frequenta la “Power Memorial High School” di New York. Per tre anni consecutivi, porta la scuola a vincere il titolo del campionato “New York City Catholic”, con un incredibile record di 71 vittorie. Nel 1964 si trasferisce all’Università della California, una delle più prestigiose, qui incontra il suo primo e forse più importante allenatore, John Wooden. Nel suo primo anno però accade un fatto che cambierà la sua storia, Lew si converte all’Islam e cambia il suo nome in quello che tutti oggi conoscono, Kareem Abdul-Jabbar. Inutile dire quanto fosse dominante in quegli anni, la squadra dal 1967 al 1969 perse solo due partite. Ma il fatto più incredibile che lo riguarda ai tempi del college è sicuramente quello del divieto di schiacciare. Proprio così, troppo alto e troppo più forte fisicamente per gli altri, così la NCAA vieta le schiacciate. Kareem però, ha un asso nella manica, perchè questo divieto lo porterà ad inventare uno dei tiri più celebri nella storia, lo “sky hook”, il gancio cielo.

Il Draft e i Milwaukee Bucks

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Nel 1969, Kareem Abdul-Jabbar è la prima scelta assoluta del Draft ed i fortunati ad assicurarsi le sue prestazioni sono i Milwaukee Bucks. Nella sua prima stagione in Nba chiude con una media di 29 punti e 14 rimbalzi a partita, tutto il mondo della pallacanestro si accorge della nascita di una nuova stella. Nel secondo anno però, accade l’incredibile, conduce i suoi Bucks sino alla finale per il titolo. Dopo aver spazzato via i Los Angeles Lakers in semifinale, in finale arrivano i Baltimore Bullets, gli odierni Washington Wizards. Non c’è partita, Kareem è i grado di vincere da solo, ma in squadra c’è un altro compagno che lascerà qualche ricordo felice, Oscar Robertson. Milwaukee vince il primo ed unico titolo NBA, anche se da un paio d’anni, un giocatore greco sta cercando di riportare i Bucks sul gradino più alto. Il 1971 è l’anno che lo consacra, titolo, MVP della stagione e delle finali e miglior marcatore stagionale, un inizio da sogno.

Gli anni ai Lakers

Nel 1975 passa ai Los Angeles Lakers. Dovrà però attendere cinque anni prima di vincere con la franchigia californiana. Nel 1980 arriva infatti il primo titolo con i Lakers, Kareem formerà una delle coppie più forti della storia, il suo compagno ovviamente è Magic Johnson. In otto stagioni arrivano cinque titoli, per quella che rimane una delle squadre più forti di sempre, Kareem dominerà la lega per diversi anni grazie al suo fenomenale gancio cielo e al suo strapotere fisico che gli permetteva di fare qualsiasi cosa sul parquet. A 42 anni decide di appendere la canotta al chiodo, sia i Bucks che i Lakers ritireranno la maglia numero 33. Per rendergli omaggio i Lakers hanno costruito una statua accanto a quella di Magic Johnson. Ad oggi Kareem Abdul-Jabbar rimane il miglior marcatore della storia con 38387 mila punti, record difficile da battere ma che LeBron James proverà a tutti i costi a superare.

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