Lo stesso giocatore che qualche anno fa abbiamo visto affacciarsi al panorama cestistico a Biella, l’anno scorso ha giocato le Finals Nba. Oggi vi parliamo di Jonas Jerebko. Un altro giocatore di fama mondiale che ha iniziato a brillare in Italia.
Jonas Jerebko, Biella è perfetta per crescere
Jonas Jerebko ha una storia molto particolare. E’ svedese, ma semplicemente perché il padre americano di origini ucraine si era appena trasferito al Boras (che nel 1999 ha ospitato sua maestà Magic Johnson per 5 incontri, diventato poi sponsor della squadra) e soltanto un anno dopo nacque Jonas.
Dopo due anni nel paese natale e un ottimo Europeo u20, Biella nota il ragazzo e lo porta in Piemonte, quando aveva appena 20 anni .
Arriva in un roster molto competitivo, con compagni di squadra del calibro di Keith Langford, Kevin Pinkney e Valerio Spinelli. Jerebko parte spesso in quintetto, senza registrare cifre particolarmente clamorose, ma lasciando intravedere un enorme potenziale.
L’allora Angelico Biella chiude la stagione al dodicesimo posto e questo la dice lunga sul livello del campionato in quegli anni. Il secondo anno fu sicuramente più positivo. Insieme a Pietro Aradori era arrivato anche un certo James Gist e, soprattutto, il ruolo di Jonas divenne fondamentale. Migliorò le sue stats e aiutò l’Angelico ad arrivare fino in semifinale scudetto, dove, però, non riuscì ad eliminare l’Olimpia Milano. E’ l’ultima volta che lo svedese veste la maglia di Biella, ma qualche anno dopo si prenderà la sua rivincita al Forum…
Jonas Jerebko, da Detroit alle Nba Finals
Il 25 giugno 2009, Jerebko venne scelto alla nona scelta del secondo giro dai Detroit Pistons. Rimase fino al 2015 e si ritagliò un ruolo da titolare sin da subito. Nell’anno da rookie infatti giocò 73 partite da titolare su 82. Costretto a fermarsi per un intero anno nella stagione successiva per un problema al tendine d’achille, Jonas non raggiungerà mai i playoff con la squadra del Michigan e, insieme a Gigi Datome, partì in direzione Boston Celtics. Ovviamente nella squadra di Brad Stevens lo svedese trova meno spazio, però vive l’opportunità di giocare ai playoff due anni consecutivi. Il primo, i Celtics escono con gli Hawks di Horford, Millsap e Teague. Il secondo alle finali di Conference contro i Cavs di Lebron e Irving. Dopo un anno di buone prestazione agli Utah Jazz, arriva l’occasione di giocare nel palcoscenico più importante del mondo, ovvero una franchigia Nba che ti permetta di arrivare fino in fondo. Stiamo parlando dei Golden State Warriors. Jerebko gioca un buon anno da comprimario, uscendo dalla panchina e garantendo triple e difesa, tanto da meritarsi qualche minuto anche nelle finali perse contro Toronto.
Il ritorno nell’Europa dell’est
Dopo l’annata più eccitante della sua carriera, anche se non conclusa nel migliore dei modi, Jonas Jerebko torna dall’altra parte dell’oceano.
Un’offerta monstre del Khimki e, forse, un pizzico di nostalgia hanno convinto il campione in carica della Western Conference a fare un passo indietro rispetto all’Nba.
Al Khimki rimane di fatto quel giocatore di sistema che è sempre stato, ma l’impatto è ovviamente diverso su entrambi i lati del campo. Un giocatore di 2,08 metri che tira con il 42% da tre non è sicuramente comune in Eurolega.
Inoltre, Jonas si è portato a casa la rivincita al Forum che sognava da anni. Contro Sergio Rodriguez e compagni, infatti, lo svedese ha chiuso con 16 punti e 12 rimbalzi e qualche battibecco di troppo con i tifosi milanesi. A fine partita l’ex Biella ha mostrato al Forum una sciarpa della sua ex squadra piemontese, entrando ufficialmente nella lista nera dei supporter biancorossi.
A 33 anni forse l’Europa rappresenta presente e futuro per l’ex Detroit Pistons e chissà che non ci sia un ritorno in Italia nei suoi piani, che tanto gli è rimasta nel cuore. Magari non a Milano…
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