Torna oggi la nostra rubrica che vi porta alle mente e rispolvera squadre del nostro paese che sembrano ormai dimenticate.
Vi riportiamo al 2006, un anno magico per lo sport italiano, in primis per il mondiale di calcio. Per quanto riguarda la pallacanestro c’era una squadra che stava stupendo e disputando una stagione magnifica. La Carpisa Napoli allenata da Piero Bucchi.

Il roster della Carpisa Napoli

Mimmo Morena, capitano della Carpisa Napoli. Photo by Eurosport

Nella stagione 2005/2006 la Carpisa Napoli aveva messo insieme un roster di altissimo livello, guidato da un coach in rampa di lancio come Piero Bucchi. Dopo l’esperienza napoletana infatti Bucchi vede crescere le sue quotazioni, ed allena in serie Olimpia Milano, Brindisi, Pesaro e Caserta, prima di accasarsi alla Virtus Roma durante la stagione in corso.

La stella della squadra era il 27enne (ai tempi) Lynn Greer, un playmaker offensivamente incredibile. Dopo la stagione a Napoli Greer ha continuato la sua carriera in squadre prestigiose come Olympiakos, Fenerbahce, Olimpia Milano e UNICS Kazan, per poi ritirarsi in maglia Darussafaka nel 2015.

Il quintetto titolare tipo era composto da Jon Stefansson, Michel Morandais, Ansu Sesay ed Alessandro Cittadini. A completare il roster oltre allo storico Domenico “Mimmo” Morena erano presenti Jay Larranaga, Mariano Fevola, Valerio Spinelli, Richard Mason Rocca e Danilo Fevola.

Una squadra costruita per qualcosa di grande. La Carpisa Napoli infatti si presentava ai nastri di partenza delle Final Eight di Coppa Italia dopo aver chiuso in seconda posizione il girone d’andata di LBA. Alle spalle solamente della Climamio Bologna.

Carpisa Napoli e la Coppa Italia

Jon Stefansson (Carpisa Napoli). Photo by Eurosport

Al PalaFiera di Forlì così prendono ufficialmente il via le Final Eight di Coppa Italia, e al primo turno la Carpisa Napoli è attesa subito dalla sfida con l’Armani Jeans Milano. Greer però non delude, e grazie ai suoi 24 punti, insieme ai 15 di Valerio Spinelli, piega le resistenze dei meneghini col punteggio di 83-79.

Le semifinali sulla carta sono molto ardue per Napoli, costretta ad affrontare la corazzata Benetton Treviso. I trevigiani venivano infatti da tre successi consecutivi nella competizione, e potevano contare nel proprio roster un giovanissimo Andrea Bargnani, oltre a Matteo Soragna, Ramunas Siskauskas, Drew Nicholas, Nikos Zisis e Marco Mordente.

Ma il 2006 non era l’anno di Treviso, almeno per quanto riguarda la Coppa Italia. La Benetton infatti parte forte, ma poi viene rimontata. Alla sirena finale la Carpisa Napoli ne esce vincitrice con il punteggio di 84-74, ed accede alla Finale. A quel punto diventano storiche le parole rilasciate qualche anno dopo dal presidente Mario Maione.

“A quel punto dovevamo prenderci la Coppa.”

La Finale con Roma

Così la Carpisa Napoli approda alla Finale, e l’ultimo ostacolo per la conquista della Coppa Italia si chiama Lottomatica Roma.

Il club capitolino schiera due giocatori fenomenali come Dejan Bodiroga e David Hawkins, ma Napoli ha Lynn Greer. La partita è molto tirata, ed infatti si trascina fino al tempo supplementare. Qui il playmaker di Napoli si scatena, segna 8 dei suoi 22 punti totali e regala il primo titolo nella sua storia alla Carpisa Napoli.

Il risultato finale infatti sorride ai partenopei per 85-83, con il capitano Mimmo Morena che alza al cielo il trofeo. Il premio di MVP viene assegnato allo “sconfitto” David Hawkins, il quale però in segno di rispetto lo cede al connazionale Lynn Greer.

Per la città di Napoli è il secondo trofeo di Coppa Italia, infatti un’altra società, la Partenope Basket Napoli, fu la squadra a vincere la prima Coppa Italia di pallacanestro di sempre. Due anni dopo la Campania festeggiò ancora, fu infatti Avellino a vincere l’edizione 2008 della Coppa Italia.

Come si conclude la stagione

Lynn Greer in maglia Carpisa Napoli. Photo by Eurosport

La stagione 2005/2006 dopo la conquista della Coppa Italia continua ad essere di ottimo livello per la Carpisa Napoli, la quale chiude la Regular Season al quarto posto con 23 vittorie ed 11 sconfitte. Dietro solamente a Fortitudo Bologna, Benetton Treviso e Mens Sana Siena.

Al primo turno di Playoffs la Carpisa Napoli affronta la Snaidero Udine, superata con un netto 3-0. In semifinale così i partenopei si trovano difronte la temibile Fortitudo Bologna, prima a fine Regular Season. E’ una serie molto combattuta, e nella decisiva Gara 5 la Fortitudo trionfa per 103-83, eliminando la Carpisa Napoli e volando alla Finale Scudetto.

A vincere il Titolo poi sarà la Benetton Treviso, trionfando con Bologna per 3-1: sarà il quinto titolo per la Benetton, trainata da un super Andrea Bargnani, in formato MVP e in odore di NBA.

La stagione magnifica di Lynn Greer venne premiata. Oltre alla vittoria in Coppa Italia infatti Greer vinse il premio di MVP della stagione, oltre che di miglior marcatore.

La triste fine della Carpisa Napoli

Dopo molti anni passati ad alti livelli il 20 settembre 2008 il Consiglio Federale annuncia l’esclusione della società partenopea dal campionato per stagione successiva (2008/2009).

La squadra poi verrà declassata in Serie C regionale, ovvero la stessa sorte che toccò alla Partenope Basket Napoli.

Il 12 gennaio 2010 poi la Carpisa Basket Napoli di Mario Maione viene definitivamente dichiarata in stato di fallimento: la società era stata accusata in precedenza di falso nelle documentazioni retributive.

Nella sua breve storia dal 1999/2000 la Carpisa Napoli ha preso parte all’ULEB Cup (2004/2005) e all’Eurolega (2006/2007), oltre alla vittoria in Coppa Italia e svariate presenze ai Playoffs Scudetto.

Durante questa stagione la pallacanestro a Napoli sembra essere rinata grazie alla GeVi Napoli, che milita nella Serie A2. Prima dello stop a causa del Coronavirus i partenopei occupavano l’ottava piazza con 14 vittorie e 12 sconfitte.

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