Dopo il sesto posto in Superlega e i quarti di finale di Coppa Italia, quest’anno Verona chiude la stagione all’ottavo posto con 24 punti, appena dietro a Padova e Ravenna. La chiusura anticipata del campionato è arrivata in un periodo poco brillante per la squadra di Radostin Stojcev. I giallo-blu infatti tra gennaio e febbraio hanno collezionato ben 5 sconfitte su 6 partite.

L’anno di transizione di Verona, ottavo posto in Superlega

Giocatori di Verona in una partita di Superlega - Photo credits: Facebook official Verona
Giocatori della Calzedonia Verona in una partita di Superlega – Photo credits: Facebook official Verona

La stagione appena conclusa, doveva essere per Verona la chiave di volta per effettuare finalmente il salto di qualità sperato. Dopo il sesto posto dell’anno precedente infatti, le azioni sul mercato da parte della società erano state chiaramente attuate con l’idea di aspirare ad un ruolo da protagonista nei play-off di Superlega. L’arrivo di Stojcev, considerato da tutti come allenatore in testa alle classifiche mondiali aveva esaltato la tifoseria della Calzedonia Verona. L’allenatore stesso aveva parlato però di anno di transizione, spiegando che ci sarebbero volute almeno due stagioni per poter porta la squadra di Magrini ai vertici del Campionato.

Verona, una squadra in costruzione

Tifosi della Calzedonia Verona - Photo credits: Facebook official Verona
Tifosi della Calzedonia Verona – Photo credits: Facebook official Verona

Le difficoltà per Stojcev e i suoi giocatori sono iniziate a Novembre quando, con sei sconfitte consecutive i giallo-blu hanno messo in crisi le discrete premesse dimostrate fino a quel momento. Contro Padova e Monza, di fronte al muro di tifosi giallo-blu, la squadra veneta perde 3-0 e allo stesso modo con Vibo Valentia in trasferta. Questi risultati hanno poi sancito l’esclusione di Verona dagli ottavi di Coppa Italia. La squadra di Stojcev nel frattempo era scivolata al nono posto in classifica.

Per quanto riguarda i giocatori, appare chiaro come Asparuhov e Boyer siano più vicini alla linea dell’allenatore mentre Spirito e Cester abbiano faticato a trovare la giusta chiave di lettura per mettere in campo l’alchimia giusta per una squadra di Serie A. Dopo la sosta natalizia, la vittoria del Boxing day con Sora e il 2-3 in casa contro Perugia avevano fatto ben sperare. La squadra veronese si è poi spenta però a cavallo tra Gennaio e Febbraio evidenziando i problemi tipici di una squadra in via di costruzione. E’ chiaro infatti che il progetto giallo-blu avrà bisogno di un periodo di rodaggio che, a questo punto, comprenderà anche la prossima stagione.

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