25 Aprile e coronavirus, diamo per scontate le nostre libertà personali?

25 aprile, coronavirus

Come ben noto, la pandemia da coronavirus ha modificato la nostra vita di tutti i giorni. Le libertà civili sono compresse e devono cedere di fronte alla piramide costituzionale e al diritto alla salute. In un periodo come questo il 25 aprile è ancora di più la festa di tutti, la festa delle libertà riconquistate che spesso diamo troppo per scontate.

Festa della liberazione in quarantena

La pandemia da coronavirus ha ormai modificato la nostra esistenza radicalmente e influenzerà la nostra vita per molto tempo. Un virus è democratico, non fa sconti, colpisce tutti e nessun muro può fermarlo. Un nemico invisibile troppo difficile da combattere che sta mettendo a dura prova tutti i sistemi liberal democratici del mondo.

Spesso dimentichiamo che la libertà, che tanto decantiamo in questo momento, deriva dal 25 aprile e dalla liberazione del paese dal nazifascismo. Eppure anche se l’Italia ha nella sua recente storia una parte buia e triste come il ventennio fascista non ci tiriamo indietro a elogiare sistemi come quelli della Cina o della Russia.

La Cina, ricordiamo, è stata la prima a combattere con il virus e la prima a sconfiggerlo, grazie soprattutto a misure coercitive non auspicabili in un paese come il nostro. A quanto pare però sono tanti gli italiani che di fronte ad un regime così forte e autoritario rimangono colpiti e lo prendono come esempio.

25 aprile: libertà e responsabilità

Perché quindi il 25 aprile è ancora una festa divisoria e non riesce ad unirci tutti sotto un unico ideale di libertà? Probabilmente perché la libertà è apprezzabile, ma allo stesso tempo per molti è un macigno da portarsi dietro, è una responsabilità.

Una persona che ha basato la sua vita su certi valori è infatti facile preda dell’ansietà quando il mondo le cambia intorno. Ha bisogno di qualcosa a cui adagiarsi o aggrapparsi nel momento in cui la società diventa troppo veloce per i suoi standard.

Abbiamo quindi parlato di responsabilità, un concetto molto attuale, soprattutto nel periodo in cui stiamo vivendo. Ogni paese in Europa ha adottato misure più o meno restrittive, alcuni paesi come la Germania si sono affidati anche al senso di responsabilità dei propri cittadini, paesi come l’Italia invece hanno dovuto ricorrere ad una “militarizzazione” dei comuni.

Siamo stati trattati in modo errato o ancora non abbiamo quel senso di responsabilità che deriva dalla libertà?

Analizziamo ora le misure prese in Italia.

Coronavirus, Rimini, due poliziotti fermano un cittadino che prende il sole
Fonte: google.it
Coronavirus, Rimini, due poliziotti fermano un cittadino che prende il sole
Fonte: google.it

Le libertà messe a dura prova

Le misure prese dal Governo hanno senz’altro sottoposto ad alcune criticità e tensioni l’assetto delle fonti del diritto. Esistono parametri giuridici per verificare se il potere dello Stato sia stato esercitato nel pieno rispetto della Costituzione repubblicana che quelle libertà si preoccupa di tutelare.

Nella Costituzione non è prevista espressamente la dichiarazione dello “stato di emergenza”, ma esclusivamente “lo stato di guerra”. Solo quando ricorrono casi straordinari di necessità e urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, decreti legge, che devono essere presentati davanti al Parlamento per la conversione in legge.

Il nostro ordinamento si basa infatti sul principio di legalità e sul rispetto della riserva di legge. Secondo alcuni è lecito dubitare sulla base legale e sul rispetto della riserva di leggge.

Il d. l. n. 6 del 23 febbraio 2020 fa infatti una elencazione di disposizioni limitative della libertà personale e dei diritti fondamentali e, al contempo, autorizza il capo del Governo ad adottare ogni ulteriore misura di contenimento o di gestione adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica. 

Per alcuni è troppo generica e si svincola dal criterio della tassatività delle misure adottabili sulla base di una clausola in bianco che fa riferimento a “ulteriori misure di contenimento e gestione dell’emergenza”.

Per molti, assieme alle limitazioni per i cittadini dovevano nascere anche linee guida per come dovessero agire le forze dell’ordine. Infatti abbiamo assistito a scene preoccupanti e discutibili in cui droni o elicotteri riprendevano e inseguivano cittadini, la cui unica colpa era quella di passeggiare e violare la quarantena.

Coronavirus, Germania
Fonte: google.it
Coronavirus, Germania
Fonte: google.it

Proporzionalità

Il principio di proporzionalità rappresenta un limite cui è soggetta ogni forma di esercizio del pubblico potere ed un canone di controllo sulle limitazioni dei diritti fondamentali. La compressione di una libertà o di un diritto costituzionalmente tutelato sarebbe illegittima qualora non fosse idonea al raggiungimento dello scopo prefissato.

Ogni qualvolta sia possibile operare una scelta tra più mezzi alternativi, tutti ugualmente idonei al perseguimento dello scopo, andrebbe sempre preferito quello che comporti un minor sacrificio per il destinatario.

Esistono poi i restanti requisiti di necessità ed urgenza tipici del decreto legge. Il primo, riguarda il sistema sanitario italiano che rischia di collassare con l’aumento esponenziale dei casi di contagio. Il secondo profilo richiama le dimensioni del fenomeno epidemico su scala mondiale e l’interessamento di più ambiti e attività che rendono necessarie misure urgenti.

I diritti in gioco necessitano di un bilanciamento affinché si possa arrivare ad un equilibrio. Nondimeno, vi è il timore di non riuscire a trovare questo equilibrio scivolando nella tentazione dell’esecutivo di far prevalere la tutela delle ragioni collettive su quelle individuali.

I diritti fondamentali limitati

Lo scontro è da ravvisarsi, da un lato, in quelle libertà sancite dalla Costituzione le quali garantiscono il rispetto delle libertà fondamentali. Dall’altro lato, c’è la speculare tutela del diritto alla saluteex art. 32 Cost. la quale costituisce un diritto fondamentale e indispensabile presupposto per il godimento di tutti gli altri diritti costituzionalmente protetti.

ART 13 – LA LIBERTÀ’ PERSONALE: Tale principio di libertà può essere compresso solo nei limiti, casi e modi fissati dalla legge. La libertà personale è il presupposto di ogni altra libertà. Sorretta da particolari garanzie che attengono al principio della riserva di legge, della riserva di giurisdizione e dell’obbligo di motivazione dei provvedimenti restrittivi.

Conseguentemente, il parlamento è l’unico luogo in cui, da un punto di vista costituzionale, possono essere varate norme limitative della libertà personale.

ART 16 – LIBERTÀ’ DI CIRCOLAZIONE E SOGGIORNO: Si evince la vigenza del principio della riserva di legge rinforzata. Si prevede la possibilità di stabilire i limiti alla libertà di circolazione e soggiorno, a tutela della salute e della sicurezza della popolazione soltanto “con legge”, “in via generale” e “per motivi di sanità o di sicurezza”.

ART 17 – LIBERTÀ’ DI RIUNIONE: Le autorità possono vietarla “per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”, com’è chiaramente il nostro caso.

ART 18 – DIRITTO DI ASSOCIAZIONE: Questa disposizione risulta essere limitata in quanto l’art. 1 del d.p.c.m. 8 marzo 2020 comporta una serie di misure impattanti negli ambiti scolastico, culturale, ludico-sportivo, religioso e sanitario essendo vietata qualsiasi forma di assembramento.

Il Prof. G. Azzariti, docente di diritto costituzionale alla Sapienza ha affermato: “Per il grave stato di emergenza in cui si versa, sono giustificate e legittime le norme eccezionali varate dal Governo a tutela della salute pubblica, a patto che tali misure siano del tutto limitate nel tempo“. L’aspetto della temporaneità, dunque, è il fulcro essenziale.

25 aprile dai balconi
Fonte: ilcorriere
25 aprile dai balconi
Fonte: ilcorriere

25 aprile

Ora più che mai è giusto ricordare i sacrifici e le lotte per ricostruire l’Italia. Anche e soprattutto a livello morale, dopo la devastazione fascista e la seconda Guerra mondiale. A causa della pandemia siamo costretti a privarci di fondamentali libertà fisiche. È essenziale ricordare ciò che è stato per scongiurare qualsiasi suo ritorno nel presente.

Nella nostra epoca, infatti, è doveroso ricordare cosa siano veramente il 25 aprile, la Resistenza e la Liberazione.

È necessario farlo oggi perché la politica più spicciola ha ormai stigmatizzato negativamente questa festa riconducendola a una ricorrenza propria della Sinistra. Sta cercando di cavalcarla come motivo di divisione, quando invece dovrebbe essere una festa che non ha bandiera politica se non la bandiera della Libertà e della Pace.

25 Aprile, festa della liberazione
Fonte: google.it
25 Aprile, festa della liberazione
Fonte: google.it

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