I calciatori in “pensione”. Siamo soliti immaginarli a bordo piscina, con un fresco Mojito in mano e una hit di Enrique Iglesias a tutto volume nello stereo per rompere le palle al vicinato. O magari a bordo delle loro Testarossa fiammanti a fare il gesto dell’ombrello, mentre sfrecciano davanti a noi comuni mortali, ricalcando una famosa scena di un film di felliniana memoria. Ma non tutti, una volta appese le scarpette al chiodo, si sono abbandonati a questo particolare stile di vita. Alcuni infatti hanno deciso di rimboccarsi le maniche, mettendo su delle nuove attività, in certi casi anche più redditizie del pallone. Dunque, per celebrare al meglio questo Primo Maggio, festa di tutti i lavoratori, ecco qui una lista di ex giocatori oggi impegnati in tutt’altre occupazioni.
Kakha Kaladze
L’ex difensore del Milan, vincitore di due Champions League con la maglia rossonera, dopo il suo addio al calcio giocato, ha intrapreso una grande carriera politica. Dapprima nominato Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali in Georgia, oggi Kaladze è addirittura diventato sindaco della città di Tbilisi.
John Carew
Dai campi di calcio, agli schermi del cinema. L’ex attaccante norvegese, vecchia conoscenza anche del nostro campionato, quando nella stagione 2003/2004 vestì i colori della Roma, in prestito dal Valencia, oggi è un attore. Dopo alcuni film di non troppo successo, nel 2019 è però arrivata per John Carew la chiamata di Hollywood, più precisamente della Disney, che lo ha ingaggiato per il film “Maleficent 2”. Così ora, oltre a detenere il record di aver segnato con sette squadre diverse nelle competizioni UEFA, potrà anche vantare di essere stato uno dei pochi fortunati ad aver recitato accanto ad Angelina Jolie!
Hidetoshi Nakata
Tra i calciatori asiatici più talentuosi di tutti i tempi. Candidato al Pallone D’Oro e al FIFA World Player nel 1998, 1999, 2001 e 2002. Inserito poi nel 2004 da Pelé in persona nella sua personalissima lista dei 100 giocatori più forti della storia. Un fuoriclasse pazzesco. Ma dopo il suo ritiro Nakata ha preferito cambiare decisamente rotta, buttandosi in diversi progetti, tra cui la produzione di sakè.
Gianni Comandini
Eroe indiscusso di quel famoso derby tra Milan ed Inter, in cui il Diavolo si impose 6 a 0 contro i cugini, grazie anche ad una sua clamorosa doppietta. Passò poi nel 2001 all’Atalanta per 30 miliardi di lire (risultando ancora oggi l’acquisto più caro nella storia della società bergamasca), ma qui si rivelò un flop gigantesco, siglando soltanto 9 reti in 50 incontri totali. Oggi Comandini, dopo essere andato in giro per il mondo armato di tavola da surf a sfidare cavalloni, è tornato nella sua Cesena, dove ha iniziato a fare il deejay in un teatro dell’800 (Teatro Verdi), da lui stesso riqualificato insieme ad un gruppo di amici.
Mark Bresciano
Oggi l’ex Palermo vive in piena tranquillità nella sua terra natia, l’Australia, lontano dai riflettori. Qui, probabilmente al ritmo di “Three Little Birds” è diventato un importante imprenditore, mettendosi in società con un amico nella coltivazione della cannabis. Il suo intento è quello di lanciare prossimamente sul mercato dei farmaci a base di marijuana.
Fabien Barthez
Il portierone francese, rimasto principalmente impresso nella mente di tutti i tifosi italiani per essere stato spiazzato da quel fatidico rigore di Fabio Grosso nel 2006, oggi si è lanciato nelle corse di rally. Dopo essersi sfilato i guanti dalle mani, Barthez è infatti diventato un pilota automobilistico, fondando nel 2016, insieme all’ex pilota di Formula 1 Olivier Panis, un suo team, la Panis-Barthez Competition, che corre alla 24 ore di Le Mans e alle European Le Mans Series.
E così, pur avendo già provato cascate di incredibili emozioni nel corso della loro vita, tanti ex calciatori, una volta chiuso il pallone nell’armadio, hanno comunque voluto andare alla ricerca di altri nuovi stimoli da seguire. Chi in politica, chi nelle corse, chi nel cinema, chi in ambito imprenditoriale e quant’altro. Per non parlare poi di quelli che sono diventati wrestler, stilisti, autisti di pullman, o che addirittura si sono fatti preti. Ma questa è un’altra storia, che vi racconteremo in un’altra occasione. Magari, perchè no, il prossimo Primo Maggio!
Tartaglione Marco
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