Siamo a Milano, nel cuore pulsante della Lombardia, una delle regioni purtroppo più colpite dall’emergenza Coronavirus. Ci troviamo qui per scambiare due chiacchiere con Andrea Scandola, direttore generale del Milano City, club di Serie D attualmente militante nel girone B.
Con il DG dei granata abbiamo parlato della sua entrata in società nel dicembre scorso, del presente e ovviamente del futuro incerto del calcio dilettantistico. Il giovane dirigente lombardo ci ha quindi sottolineato gli intenti, nonché le ambizioni future della società: “L’intento è quello di diventare, gradualmente, la terza squadra di Milano“.
Serie D, la posizione del Milano City sulla questione “ripresa”
Partendo dal principio, abbiamo chiesto al DG Scandola cosa l’abbia spinto, nel dicembre scorso, ad accettare la sfida Milano City, club che allora era ultimo in classifica nel girone B. Il dirigente dei granata ci ha risposto così:
Quando parlai con la società, parlammo subito della situazione attuale della squadra, ma anche delle ambizioni del club. Il Milano City è un progetto giovane nato 3 anni fa. Purtroppo nei progetti spesso capitano anche dei momenti inaspettati che uniti magari ad errori di percorso hanno fatto sì che in questo campionato la squadra arrivasse ad occupare anche l’ultimo posto. Ciononostante ho capito subito le ambizioni del club e per questo motivo ho accettato l’offerta. L’obiettivo del campionato era chiaramente la salvezza e pian piano, secondo me, ci saremmo anche arrivati. Il secondo passo che avremmo fatto sarebbe stato poi quello di costruire una squadra solida e di qualità che ci avrebbe permesso di affrontare al meglio la prossima stagione.
In questo senso Sig. Scandola volevamo chiederle: il Milano City è attualmente terzultimo nel girone B e quindi, ora come ora, sarebbe retrocesso in Eccellenza. In termini di promozioni, retrocessioni, playoff, playout, lei cosa farebbe, riprenderebbe a giocare se fosse possibile?
Se fosse possibile, sicuramente si. Tutti vogliamo tornare alla normalità e tornare a giocare. La realtà purtroppo è ben diversa e credo che sia complesso tornare in campo. In merito alle promozioni e alle retrocessioni posso solo dirvi che spetta alla federazione decidere. Io credo che le promozioni ci saranno sicuramente, mentre per le retrocessioni andrà analizzata attentamente la situazione. Non credo retrocederanno le ultime tre di ogni girone, anche perché sarebbe poi complicato far salire dall’Eccellenza più di tante squadre.
Il futuro e le ambizioni del Milano City
A prescindere da come evolverà la situazione attuale e dalla categoria in cui sarete chiamati a giocare l’anno prossimo, il Milano City si ripresenterà comunque ai nastri di partenza?
Assolutamente si, posso dirvi di si. Bisognerà capire, insieme alla società, come ripartire perché finché non ci saranno date indicazioni precise, sarà difficile fare progetti. Abbiamo messo sul tavolo più opzioni, più possibilità, ma aspettiamo maggiori delucidazioni da chi di dovere così da incamminarci sulla strada più giusta per noi. Si è parlato di non far pagare l’iscrizione ai campionati, fideiussioni più basse e così via. Queste cose influiscono e non poco sul budget di una società. Pensate che verrebbero risparmiati tra i 30 e i 50 mila euro.
Lei ha detto che il Milano City è un progetto ambizioso. La società è giovane, eppure siete già in Serie D: sognate di giocare contro Inter e Milan un giorno?
Sarebbe bello, ma l’obiettivo non è sicuramente quello. L’obiettivo è sì quello di diventare la terza squadra di Milano, ma facendo le cose passo dopo passo. Il primo step, ora come ora, è quello di consolidarci bene in Serie D e di costruire una squadra competitiva che possa andare a giocarsela alla pari con tutti. In futuro penseremo poi a strutturarci meglio come società, penseremo ad un nostro stadio, magari a Milano, perché è quello che vogliamo, e poi penseremo a come fare il salto in Serie C. Ecco tutto questo sicuramente sì. Se sia l’anno prossimo o fra qualche anno ancora non lo so, ma i nostri piani sono sicuramente questi. Giocare contro Inter e Milan sarebbe davvero bello, ma al momento non è questo l’obiettivo della società.