In occasione della ricorrenza di gara 4 delle Finals del 1969 ancora oggi la partita con meno assist nella storia della NBA, riviviamo insieme quella magnifica serie che ha visto Lakers e Celtics darsi battaglia senza esclusione di colpi.
La stagione 1969
Durante l’estate Wilt Chamberlain si trasferisce da Philadelphia a Los Angeles formando insieme a Baylor e West una squadra imbattibile. I Celtics hanno vinto praticamente tutti i titoli del decennio e i Lakers provano a conquistare l’anello ingaggiando l’unico giocatore che è stato in grado di batterli. I Baltimore Bullets vincono 57 partite, ma i Lakers sono primi nella Western Conference con solo due successi in meno. Sembra essere finalmente arrivato il momento per far brillare ancora la Hollywood cestistica. Anche perché Boston arriva solamente quarta ad est ed è decisamente in fase calante data l’età avanzata dei giocatori. Ai playoff però, proprio grazie all’esperienza, riescono ad imporsi su 76ers e Knicks, raggiungendo così i Lakers alle Finals.
Inizio scoppiettante dei Lakers
La serie sarà molto equilibrata dall’inizio alla fine ma il fattore campo gioca un ruolo fondamentale per i Lakers nelle prime due partite. Gara 1 viene vinta 120-118 grazie a un canestro di Chamberlain a 23 secondi dalla sirena. Chamberlain però è stato limitato benissimo da Bill Russell che lo lascia a solo 15 punti. Bill Russell è l’allenatore-giocatore dei Celtics e decide di non raddoppiare West che segna 53 punti a cui aggiunge 10 assist. Anche in gara 2 Mr logo imporrà il suo gioco segnando 41 punti, 2 in meno di Havlicek che come nel primo episodio della serie è l’arma offensiva numero uno dei Celtics. Grazie al 118-112 i Lakers si portano 2-0 e i pronostici che li vedevano come favoriti vengono fino a qui confermati.
Pareggio Celtics
Al Boston Garden la musica cambia: i Lakers sottovalutano la gara e i Celtics esprimono tutto il loro talento guidati un’altra volta dai 34 di Havlicek e riuscendo a contenere West a 24 punti, peggior prestazione della serie. I campioni della Western Conference vogliono vincere il titolo a Los Angeles e affrontano gara 4 con un mentalità completamente diversa. La partita è molto fisica e le difese prendono il sopravvento sull’attacco. Finisce 89-88 per i Celtics nonostante i 40 messi a segno da West. A fin partita gli assist complessivi delle due squadre saranno solamente 21, un record per la NBA ancora imbattuto.
Il finale inaspettato
Il fattore campo determinante fino a questo momento si conferma fondamentale anche per gara 5 e 6. I Lakers dopo le due sconfitte esterne travolgono Boston nettamente in calo dopo le prestazioni casalinghe. Un’altra volta il protagonista è l’attuale GM dei Clippers che segna 39 punti. Ma grazie a una grande prova corale i Celtics rispondono presente a Boston motivati dall’ultima gara al Garden di Bill Russell. “Game 7”, le due parole più belle nello sport. La storia della serie fino a questo momento premia la squadra di casa e i Lakers sono convinti di mettere fine alla dinastia Celtics, tanto che il proprietario dei Lakers ha riempito l’arena di palloncini celebrativi. Ma Bill Russell, venuto a conoscenza, utilizza la notizia per motivare i suoi compagni e i Celtics giocano una gara di energia pura. I Lakers rimangono aggrappati solo grazie alla prestazione monstre del solito Jerry West: tripla doppia da 42 punti. I Celtics vincono 108-106 grazie a una palla recuperata di Havlicek (4 anni dopo il cellebre “Havlicek stole the ball”). Il premio di MVP dell finali, istituito proprio quell’anno, viene consegnato a Jerry West l’unico giocatore ad aver conseguito il premio senza vincere la serie.
Lorenzo Mundi
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