Il 6 maggio segna il primo addio al mondo del tennis di Kim Clijsters, tennista belga, ex numero 1 del circuito. È accaduto nel 2007, quando, ancora giovanissima, in seguito a diversi infortuni e con un matrimonio in programma di lì a due mesi, Kim decide di guardare oltre il rettangolo di gioco e di completarsi come persona in altri ambiti. Tuttavia, l’amore per il tennis non scompare mai; la belga torna sui campi solo due anni dopo. E si ritirerà di nuovo nel 2012, ma come tutti felicemente sappiamo, è tornata di nuovo a prendere la racchetta in mano all’età di 36 anni. Un “sì e no” al tennis che non le ha impedito di vincere 4 slam, 41 titoli WTA totali e di essere amatissima.
2007: Clijsters cambia rotta
Quel giorno in cui Kim confessa di volersi ritirare ha soltanto 23 anni. È entrata nel 1999 nel circuito professionistico e nel 2003 si è già presa il primo posto della classifica mondiale. Ha permesso alla sua nazione di vincere la Fed Cup del 2001 in finale contro la Russia e nel 2005, alla quinta finale slam, si è portata a casa la prima grandissima conquista della sua carriera in ascesa: gli US Open. Un secco 6-3 6-1 a Mary Pierce. È da sempre difficile giocare contro la Clijsters quando è in forma: giocatrice a tutto campo con una capacità di difesa impressionante e un approccio a rete che l’ha resa tremendamente capace anche nelle competizioni di doppio.
Sembrerebbe ormai segnato il destino vincente della tennista belga, ma non è così. Dopo aver perso al primo turno il torneo di Varsavia, decide di uscire di scena, poiché il dolore è troppo per continuare la carriera agonistica. Si sposa ed ha la prima figlia, ma la vita da tennista di Kim è tutto tranne che terminata.
I magici ritorni di Kim
È il 2009 e Kim Clijsters torna alla ribalta ufficialmente il 10 agosto a Cincinnati con una wild-card. Un primo torneo niente male, data l’inattività da cui proviene. Si ferma, infatti, ai quarti. Ma l’incredibile deve ancora avvenire: la belga affronta il suo primo US Open dal rientro e lo vince. È il terzo torneo che gioca da quando si è fermata, ma ciò non le impedisce di battere Caroline Wozniacki con un 7-5 6-3 che le vale il trofeo dello slam. Eppure, la volontà di vincere della campionessa non si arresta a questo fantastico risultato, Kim vuole farcela ancora. Si ripete nel 2011, sempre in America, sempre nello slam che per la terza volta la incorona “queen”. Stavolta la preda è Vera Zvonareva, a cui Clijsters rifila in finale un 6-2 6-1.
L’ultimo slam per ora vinto dalla belga è l’Australian Open del 2011 contro Li Na. Ciò le consente di tornare numero uno del mondo per una settimana. Se Kim non avesse ricominciato a giocare, si sarebbe persa una fetta davvero fondamentale della sua carriera. Forse lo sapeva che, in fondo, il tennis doveva ancora regalarle tanto. Tuttavia, il 2011 iniziato alla grande continua con vari infortuni. Così, il 2012 diventa la seconda annata in cui la belga decide di ritirarsi dalle scene tennistiche. Speciale il suo secondo addio, forse perché Kim lo considera il definitivo: il 12-12-12, in occasione dei Diamond Games ad Anversa, la tennista dà l’addio davanti a 13000 ammiratori. Il torneo viene rinominato per l’occasione “Kim’s Thank you Games”.
Clijsters di nuovo in gioco
Kim, l’unica giocatrice che è riuscita a battere per due volte entrambe le sorelle Williams in un torneo, non poteva non presentare altre sorprese ai suoi fan. E così, dopo otto anni dal secondo ritiro, eccola di nuovo tra le protagoniste del tennis mondiale. Lo aveva detto nel 2019 che sarebbe tornata nell’anno seguente e così è stato. Infatti, ha disputato il suo primo torneo dopo 8 anni di inattività agonistica a Dubai. L’avversaria non è delle più semplici. Si tratta di Garbine Muguruza, una ritrovata Muguruza, in fiducia, reduce dalla finale degli ultimi Australian Open. È proprio la spagnola a trionfare sulla belga con un punteggio di 6-2 7-6. Tuttavia, la partita ha dimostrato la perseveranza della Clijsters che, dopo un inizio in salita, ha saputo far sudare la sua avversaria nel secondo set. Promettente, come lei stessa ha dichiarato dopo la sconfitta:
“Posso aver perso il match, ma per me questa è stata una vittoria. Essere tornata sul campo…queste sono le sensazioni e l’energia che mi sono mancate e che ho adorato ritrovare. Ora si guarda avanti e si lavora col mio team per crescere e trovare il mio ritmo, un passo alla volta!”
Peccato che la stagione sia finita fin troppo in fretta e i giochi si siano fermati troppo presto per poter vedere un eventuale exploit della giocatrice nel 2020. Chissà se Kim Clijsters, quando si tornerà a giocare, ci regalerà altre imprese da sogno.