In una calda sera di maggio nel 1989, si giocava la gara decisiva del primo turno dei playoff della Eastern Conference, a sfidarsi i Cleveland Cavaliers e i Chicago Bulls. Quando mancano 3 secondi alla fine, Cleveland è in vantaggio di un punto, rimessa laterale, palla a Michael Jordan e il resto è storia.
The Shot
E’ stato uno dei buzzer beater più spettacolari della storia, per tempismo, eleganza di tiro e movimento. Michael Jordan in questo giorno di 31 ani fa realizzava uno dei canestri più iconici non solo degli anni 90 ma di tutta l’NBA. Primo turno dei playoff della Eastern Conference, Cleveland Cavaliers contro Chicago Bulls. La regular season si era conclusa ottimamente per i Cavs, terzo posto con un record di 57-25, discorso diverso per i Bulls, sesto posto con 47-35. Durante la stagione Cleveland aveva spazzato via Chicago per sei volte, ma nei playoff il discorso cambia. La serie è ferma sul 2-2 dopo, e gara 5 sarà decisiva per determinare la vincitrice. Dopo una partita praticamente sempre in equilibrio, Cleveland si porta avanti di un punto quando mancano 3 secondi sul cronometro. Rimessa laterale in favore dei Bulls, Jordan riceve il pallone liberandosi di un blocco e prende il possesso della palla, 3 secondi sono troppi per tentare una penetrazione, quindi palleggio, arresto, rimane in aria un eternità, lascia andare il movimento di tiro e, canestro. La gioia di Michael è incontenibile, esulta saltando con il pugno, come se avesse vinto il titolo. Il risultato finale è 100-101 per i Chicago Bulls, Jordan finirà la partita con 44 punti sul tabellino. Le foto di questo momento sono rimaste e rimarranno nella storia del basket, una poesia in movimento, una delle più belle dimostrazioni dell’immenso talento di un dei giocatori più forti della storia di questo sport.
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