25 Grammy Awards, 1 Grammy Lifetime Achievement Award, 1 Premio Oscar e 11 American Music Awards. Bambino prodigio, Stevland Hardaway Morris, questo il vero nome di Stevie, nasce a Saginaw nel Michigan il 13 Maggio del 1950. Dotato di precoce talento, il suo contributo ha influito significativamente sulla storia del jazz, funky e reaggae. E’ famoso nel mondo per il suo ottimismo e le sue campagne di pace.
“Little Stevie Wonder”
A soli nove anni sa già suonare piano, armonica e batteria. Due anni dopo fa il suo esordio in sala di registrazione. Nel 1961, infatti, Ronnie White dei Miracles lo presenta a Berry Gordy, il numero uno della Motown, che gli fa subito firmare un contratto, cambiandogli il nome in “Little Stevie Wonder” , affiancandogli l’autore-produttore Clarence Paul. Nel 1962 escono i primi due album: A Tribute To Uncle Ray, una raccolta di cover di brani del suo idolo Ray Charles, e The Jazz Soul Of Little Stevie. Quest’ultimo non avrà gran successo ma Stevie non demorde e rilancia con live The 12 Year Old Genius, che andrà subito in testa alle classifiche. Si dedica poi allo studio del pianoforte, e torna con una hit nel ’64 “Uptight (Everything’s Alright)” dall’enorme successo.
Nel 1967 scala le chart con l’album I Was Made To Love Her, e l’anno successivo sarà la volta di For Once In My Life. Seguiranno poi Signed, Sealed And Delivered, album in collaborazione con Syreeta Wright, che diverrà sua moglie, e When I’m Coming From, interamente composto da Stevie Wonder. Ma gli anni d’oro si aprono consacrandolo re del Soul con l’utilizzo del vocal piu’ i sintetizzatori negli anni ’70 con l’uscita di Music Of My Mind (1972),e Talking Book che comprende la romantica “You are the sunshine of my life” nonchè “Susperstion” con il suo reef. Fece un celebre tour accanto ai Rolling Stones. E l’anno successivo uscì con Innervisions, che si aggiudicherà ben cinque Grammy. Nel 1974 su spinta della Motown, pubblica Fulfillingless’ First Finale e riceve altri cinque Grammy e miglior disco dell’anno.
Da Isn’t she lovely a We are the World
Songs In The Key Of Life (1976): un suo progetto più “maturo” che si snoda in ben diciassette tracce. Con il commovente singolo pop-jazz “Isn’t She Lovely?”, dedicato alla figlioletta Aisha. “Pastime Paradise”, diverrà nel 1995 uno dei cavalli di battaglia di Coolio, per “Gangsta’ Paradise”. E poi “If It’s Magic”, voce e arpa. Chiaramente premiato disco dell’anno. Hotter Than July, l’anno successivo, sarà più sovversivo, con “Happy Birthday”, vuole celebrare come festa nazionale il giorno della nascita di Martin Luther King.Gli anni ’80 saranno ricche di collaborazioni: nel 1982, con Paul McCartney in “Ebony And Ivory”,nell’ 84 diversi duetti con la regina del soul-pop Dionne Warwick, tra cui la soave “It’s You”.
Ecco poi il successo di “We are the world”, a fianco di numerose rockstar americane, tra cui Michael Jackson, Bruce Springsteen, Lionel Richie, Cyndi Lauper, etc. Usciranno ancora Square in the Circle (1985) e Characters (1987), mentre i ’90 si aprono con I 90 si aprono con la colonna sonora di “Jungle Fever”, cult-film di Spike Lee. Nel 1989 Stevie Wonder entra a far parte della Rock and Roll Hall of Fame, il museo statunitense di Cleveland dedicato alla memoria dei padri della musica moderna e contemporanea.Nel 2001, sull’onda emotiva dell’11 settembre, Wonder partecipa al tributo alle vittime della strage delle Twin Towers, con il brano “Love’s In Need Of Love Today”.
Un messaggero di pace
Duetta nel 2010 con Paul McCartney alla Casa Bianca con Ebony and Ivory.Per i suoi meriti artistici e di messaggero di pace nel 2014 Wonder è stato insignito dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, con la Presidential Medal of Freedom che rappresenta la più alta onorificenza civile statunitense.Ancora attivo, tiene concerti in ogni parte del mondo. Duetta con giovani star come ad esempio Ariana Grande. Insieme hanno interpretato il bellissimo brano Faith (2016), incluso nella colonna sonora del film Sing.
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