Il sorriso della libertà di Silvia Romano non ha prezzo

“Mi manca la pizza, forse più dei miei genitori”, ha detto scherzando all’ambasciatore italiano in Somalia. Silvia Romano si è presentata allo scambio con abiti tradizionali delle donne somale ed il capo coperto.

Silvia Romano è stata liberata! Oggi, 10 maggio, tornerà in Italia ed il suo aereo atterrerà verso le 15 a Ciampino.

Qualche notizia in passato sul suo stato di salute era già arrivata qualche mese fa, anche sulla sua possibile conversione. Oggi, arriva la conferma, quando gli uomini della nostra intelligence le hanno chiesto se volesse cambiarsi, ha risposto di essersi convertita, secondo quanto riportano i principali quotidiani italiani. Già nei mesi scorsi erano circolate indiscrezioni che la 25enne fosse stata costretta a sposarsi in prigionia e convertirsi all’Islam. Sarà lei a confermare nei prossimi giorni o forse già oggi, quando verrà interrogata.

La storia del rapimento di Silvia Romano

È stata rapita alle 19.30 del 20 novembre 2018, in Kenya, da uomini legati al gruppo terroristico Al Shabaab a scopo, ormai è certo, d’estorsione. Fondamentale per la sua liberazione un video diffuso dai rapitori. Risale al 17 gennaio 2020, nel quale la giovane dice: “Sono Silvia Romano, sto bene”. È stata la prova per l’intelligence italiana che la ragazza fosse viva e per autorizzare il pagamento del riscatto, di cui non ci sono conferme, non si conosce l’importo.

Grazie anche all’aiuto dei servizi segreti turchi, che hanno contatti in Somalia e che hanno accompagnato gli italiani allo scambio, oggi Silvia è libera. Trasferita in ambasciata ha detto: “Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia“.

Il suo sorriso, oggi, per noi è simbolo di rinascita e libertà, non ha nessun prezzo, anzi ha solo il valore inestimabile della vita! Una vita che non si può né pagare, né rapinare. Ti aspettiamo in Italia Silvia, con il tuo sorriso di sempre e la bellezza della gioventù che deve continuare sempre a sognare.