Il rapporto tra le Olimpiadi e il Tennis non è mai stato dei migliori e, nonostante quest’ultimo sia stato di fatto il primo gioco sportivo olimpico, le partecipazioni dei grandi campioni di questo sport ai Giochi sono sempre state sporadiche. Ricorre oggi l’annuncio dell’ufficialità da parte del Comitato Olimpico Internazionale del ritorno del tennis come disciplina olimpica. 

Il Tennis viene escluso dalle Olimpiadi di Amsterdam del 1928.  La convinzione dei grandi tennisti dell’epoca, tra cui l’americano Bill Tilden, era che dovessero esser loro riconosciuti dei premi in denaro, vista la grande affluenza di pubblico che pagava per partecipare agli eventi. Il timore che fra gli atleti di tutte le discipline si innestasse questa idea portò il CIO e le federazioni sportive a estromettere il tennis dai Giochi, dando così il via all’era del professionismo. 

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Bill Tilden, unico uomo a vincere sei campionati statunitensi consecutivi (1920-1925) (Photo by The Weekly Standard)

Per rivedere il tennis ai Giochi bisognerà aspettare il 1968, quando a Città del Messico, il CIO lo riammetterà soltanto per un’apparizione dimostrativa. La stessa cosa avverrà sedici anni più tardi a Los Angeles 1984. I tempi per un ripristino erano maturi data l’ormai progressiva scomparsa del dilettantismo, un ripristino tanto voluto dall’allora presidente ITF Philippe Chatrier e di quello del CIO Juan Antonio Saramanch. Il successo della manifestazione negli USA fu pazzesco e si decise quindi per la reintroduzione del tennis per Seoul 1988. 

Il dibattito sul tennis alle Olimpiadi

Sta di fatto che da quel momento, e fino a qualche anno fa, la presenza dei grandi tennisti alle Olimpiadi rimane poco frequente. La decisione del ritorno al tennis come disciplina olimpica non suscito molto entusiasmo e fece molto discutere già al momento in cui fu presa. Al centro del dibattito vi era la poca importanza che il palcoscenico olimpico poteva riservare a uno sport già internazionale come il Tennis con il prestigio dei Grandi Slam.  

Il rischio era quello di andare ad intasare il calendario dei tennisti più importanti, che partecipando avrebbero tolto visibilità agli atleti delle discipline più anonime. Senza considerare il regolamento che prevedeva un numero limitato di giocatori per ogni nazione, il che andava ancor più a discapito dello spettacolo. A Seoul trionfò il ceco Miroslav Mecir nel maschile, ma negli anni successi si aggiudicheranno l’oro diversi outsider. 

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Andy Murray, oro a Rio 2016 (Photo by The Guardian Nigeria)

La situazione oggi si può considerare cambiata: quattro anni fa a Rio 2016 ha vinto Andy Murray, decisamente non uno qualsiasi, bissando il successo dell’edizione precedente. E ancora prima, a Pechino 2008, l’oro era andato a Nadal. Si hanno poche certezze in questo momento sui Giochi di Tokyo ma una è sicuramente quella che ci saranno i numeri uno del tennis mondiale.