Sono ormai passati 21 anni da quell’11 maggio del 1999, giorno in cui la Roosters Varese conquista il suo decimo ed ultimo scudetto. Ma nei tifosi e nei “semplici” appassionati rimarrà nel cuore quella cavalcata trionfale di Charlie Recalcati, Gianmarco Pozzecco e compagni.

La stagione della Roosters Varese

Il match d’esibizione tra Roosters Varese e San Antonio Spurs. Photo by AFP

All’inizio della stagione 1998/1999 la Roosters Varese poteva contare su di un organico di ottimo livello, che doveva puntare ai piani alti del campionato.

Al timone della squadra c’era il leggendario coach Charlie Recalcati, che col suo lavoro ha dato l’impronta alla squadra che poi vincerà il campionato. Alla guida della squadra c’erano il genio e la sregolatezza del “Poz”, Gianmarco Pozzecco, oggi allenatore della Dinamo Sassari.

A completare il roster trovavamo giocatori del calibro di Giacomo (per tutti Jack) Galanda, Andrea Meneghin, Cristiano Zanus Fortes, Francesco Vescovi, Marco van Velsen, Daniel Santiago, Veljko Mrsic, Maurizio Giadini, Alessandro De Pol, Mauro Calamia ed Alessandro Bianchi.

Varese e il dualismo con la Fortitudo

Andrea Meneghin in maglia Roosters Varese. Photo by LaPresse

La stagione regolare vede la Roosters Varese cozzare con le aspirazioni di vittoria di molte squadre: tra queste una delle più agguerrite era la Fortitudo Bologna, ai tempi Teamsystem. La Effe era veramente temibile, con un roster di livello assoluto, nel quale spiccavano i nomi di Carlton Myers, Gregor Fucka, Marko Jaric e Gianluca Basile.

Il dualismo tra le due squadre va avanti per tutta la stagione, e a conclusione della Regular Season a distanziarle è solo una vittoria di differenza. La Fortitudo chiude prima con 22 vittorie, mentre Varese rimane seconda a quota 21 vittorie.

Alle loro spalle staccate veramente di poco potevamo trovare Virtus Bologna e Benetton Treviso, anch’esse con roster di un certo spessore. Tra le fila delle Vu Nere potevamo trovare Predrag Danilovic, Hugo Sconochini e Radoslav Nesterovic, mentre la Benetton poteva schierare Marceo Nicola, Glenn Sekunda, Riccardo Pittis, Denis Marconato ed Henry Williams.

Virtus e Benetton si fermarono rispettivamente a 20 e 19 vittorie in stagione regolare, mentre gli appassionati e i tifosi si preparavano a dei Playoffs che si prevedevano scoppiettanti.

La Roosters Varese e il decimo scudetto

Gianmarco Pozzecco in maglia Roosters Varese. Photo by Other Agency

Il cammino ai Playoff della Roosters Varese inizia al primo turno contro la Pepsi Rimini: nonostante la sconfitta in Gara 2 (101-94) Pozzecco e compagni si sbarazzano degli avversari, vincendo la serie per 3-1.

Arrivano così le semifinali, e secondo pronostici Varese si trova di fronte la Virtus Bologna di Danilovic. I lombardi sfruttano il fattore campo e portano la serie sul 2-0 prima di volare a Bologna. Qui la Virtus batte un colpo d’orgoglio e accorcia le distanze, ma poi i ragazzi di Recalcati in Gara 4 chiudono la serie in una partita dal punteggio piuttosto basso (63-60), conquistando la Finale.

Ad aspettare Varese in Finale però non c’è la Fortitudo Bologna, superata abbastanza a sorpresa in semifinale dalla Benetton Treviso in una pazza Gara 5.

La serie Finale fila lascia come l’olio per Varese, che non lascia scampo alla Benetton Treviso. I ragazzi di coach Recalcati infatti vincono la serie per 3-0, portando a casa il decimo scudetto grazie ad un indemoniato Pozzecco dai capelli rosa.

Sarà l’ultimo scudetto conquistato da Varese, mentre l’ultimo trionfo è datato 2000, anno in cui la Roosters vinse la Supercoppa Italiana.

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