La Turris attende solo l’ufficialità per dirsi (finalmente) in Serie C. La squadra corallina ha disputato un’annata da incorniciare, ed i 16 gol messi a segno da Fabio Longo in 21 gare di campionato, sono stati benzina importantissima per far correre la macchina.
Ecco cosa ci ha raccontato il bomber della formazione campana e capocannoniere del girone G della Serie D…
La squadra ed il calciomercato
Turris prima nel proprio girone di competenza, brava, fra le altre cose, a tenere lontana un’ottima Ostiamare. Che il gruppo messo insieme dai vertici societari avesse valori importanti, era chiaro fin da subito, tanto che Longo ci dice: “La nostra era una squadra costruita per vincere, fin da subito ho avuto le sensazioni giuste”.
Fabio Longo, alla seconda stagione con il club campano, in carriera ha disputato oltre 400 gare ufficiali, tra Serie C2 (due stagioni con l’Aversa Normanna) e Serie D (Aversa Normanna, Real Nocera Superiore, Gladiator, Savoia, Frattese, Audace Cerignola, Turris). Di gol ne ha realizzati davvero tanti (165), di cui 39 nei due anni con la Turris.
Cosa hanno prodotti i suoi sforzi in termini di attenzione da parte dei club? Il giocatore lo dice così: “Sino a qui ho ricevuto molte telefonate, nonostante il periodo difficile, tanto che ora devo riflettere. Le telefonate che ho ricevuto, sono arrivate da presidenti che già conosco… Adesso sono davvero felice qui con la Turris e con il presidente Colantonio. A lui mi lega un rapporto che va al di là del calcio. Mi tratta proprio come se fossi una persona di famiglia e dunque non posso che ricambiare questo affetto. In generale, però – aggiunge il giocatore – voglio sempre un obiettivo vincente, non mi piace perdere. Ed importante, in queste categorie, è anche una serenità societaria”.
Il girone G ed alcuni super-gol
Al di là dell’ottimo campionato della Turris e di quello del suo cannoniere principe (un lusso per la categoria), il girone G della Serie D ha mostrato valori tecnici interessanti. Sull’argomento, l’attaccante classe ’87 afferma: “Io non avevo mai giocato in carriera in questo girone. Per lo più ho giocato nei gironi H ed I. Tutti mi parlavano di questo raggruppamento dicendomi che, addirittura, era il più facile, ma io ho riscontrato che è molto difficile. Ci sono squadre attrezzatissime, che non si tirano mai indietro, anche se sono sotto di due o tre gol, vogliono sempre giocare per riprendere il risultato. A me ha fatto un’ottima impressione, e tra la prima e l’ultima in classifica – afferma Longo – non c’è poi una grande differenza. Tutti se la giocano fino alla fine”.
Se il campionato finisse qui, e ad oggi questa è l’ipotesi più concreta, Fabio Longo potrebbe festeggiare per la quarta volta, la conquista del titolo di capocannoniere del proprio girone. Non possiamo allora che farci consigliare uno dei suoi gol migliori: “Il mio gol preferito è quello che realizzai con la maglia dell’Aversa Normanna, in rovesciata, in trasferta, contro il Lavello. Un altro di pregevole fattura è quello che realizzai al volo di sinistro, con la Frattese, proprio alla fine di una gara e poi quello che realizzai contro il Castrovillari, lo scorso anno, con doppio sombrero e rovesciata. Ecco, questo gol mi ha dato tanta visibilità ed è stato davvero molto emozionante”.
L’arrivo nella Turris, Franco Fabiano e la voglia di giocare
Dell’esperienza con la maglia della Turris, il giocatore ci dice: “All’inizio, dal momento che in passato avevo indossato la maglia del Savoia, avevo un po’ di tensione. Poi, dalla presentazione, subito mi sono stati vicino tutti, mi hanno accolto benissimo, fino a diventare il capitano, e questa è stata una soddisfazione importante per me. Mi fanno sentire importante. Ogni volta che sono in città, tutti mi trattano benissimo e dunque non posso che ringraziarli, dando il massimo in campo”.
Sull’allenatore Fabiano afferma invece: “Il mister è una persona umilissima, che fa le cose semplici e ci trasmette la cosa più importante: la serenità. Queste sono le compnenti che ci vogliono per far bene”.
Se si dovesse riprendere a giocare? Longo ha le idee chiare: “Con la volgia che ho, io giocherei anche tutti i giorni, per me non sarebbe un problema, però decide la Lega. Io ho una voglia di rigiocare davvero pazzesca e dunque non vedo l’ora di rimettermi gli scarpini e scendere in campo”.
La bellezza del calcio ed i tifosi
Fabio Longo, che parla di calcio con lo stesso incanto e piacere di un “bambino”, ci confida che: “Il calcio mi piace giocarlo, non vederlo in televisione. Non sono uno che segue il calcio, che si vede le partite e non sono tifoso di nessuna squadra… A me il calcio mi dà libertà, vita, serenità, mi trasmette un po’ tutto. Vedere la mia famiglia e le persone che si divertono mentre gioco, è la cosa più bella che può capitare ad un calciatore”.
Il bomber e capitano della Turris, che il 1° agosto prossimo, spengerà 33 candeline, ci lascia con questo pensiero, che descrive al meglio l’importanza dei tifosi per un calciatore: “Alla fine non dobbiamo arrenderci mai e pensare sempre positivo, perché dobbiamo sempre migliorarci, senza guardarci indietro. Spero si trovi il modo per riprendere al più presto con i tifosi, perché il calcio, senza di loro, non trasmette ad un calciatore quelle emozioni indescrivibili che invece servono”.
(Photo credit in evidenza: TorreChannel)
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