Antonio Pesenti, primario del Policlinico di Milano ha rilasciato un’intervista a Fanpage nella giornata di ieri 13 Marzo. In questa, ha dichiarato che entro un paio di settimane l’ospedale della Fiera di Milano potrebbe chiudere i battenti.
Il presidio ospedaliero ospita attualmente cinque pazienti affetti da coronavirus. Pesenti ha comunque poi precisato che l’ospedale resterà comunque a disposizione per “future emergenze”.
L’Ospedale della Fiera di Milano era stato costruito circa due mesi fa’ per fronteggiare l’emergenza coronavirus. In quel momento infatti, tutti gli ospedali del territorio si erano ritrovati con le terapie intensive piene. Una situazione drammatica, perché non si era più in grado di ospitare e curare i pazienti più gravi affetti da Covid-19.
Il presidio è stato pensato ed edificato per accogliere fin a un massimo di 208 pazienti. Il suo costo complessivo è stato di circa 21 milioni di euro, raccolti attraverso le donazioni di più di un migliaio di persone.
Adesso che l’epidemia di coronavirus sembra in fase discendente, si è dunque deciso di chiuderlo.
Esiste però ancora la possibilità che l’ospedale rimanga attivo. Continuando nell’intervista infatti, il primario del Policlinico ha spiegato che il governo “sta preparando un decreto per cui le Regioni dovranno avere una scorta di posti di terapia intensiva: se la Fiera corrisponderà ai requisiti che il governo chiederà, resterà in piedi. Se non corrisponderà verrà chiusa o smantellata. Quello che c’è dentro verrà impiegato in altri ospedali o in altre attività di assistenza”
Ospedale della Fiera di Milano: la replica della regione Lombardia
L’amministrazione lombarda però, subito dopo le parole di Pesenti, ha emanato una nota. In questa ha dichiarato che a riguardo non è stata ancora presa nessuna decisione. Nella nota viene inoltre evidenziato che “sia per l’ospedale della Fiera di Milano, sia per le altre strutture lombarde impegnate prevalentemente al contrasto del Coronavirus, si e’ ancora in una fase di valutazione generale e non e’ stata presa alcuna decisione”.