Chiamami col tuo nome” è un film del 2017 diretto dal regista italiano Luca Guadagnino. La pellicola è tratta dal romanzo di André Aciman e racconta in 130 minuti l’amore osservato da un duplice punto di vista. Il film ha ricevuto quattro candidature ai premi Oscar e ha ottenuto un incasso pari a 41.887.595 dollari.  

Elio e Oliver nel film "Chiamami col tuo nome", foto dal web
Elio e Oliver, foto dal web

“Chiamami col tuo nome”, qualcosa sulla trama

Italia 1983. Elio Perlman è un diciassettenne riservato ed intelligente, che trascorre le vacanze estive in compagnia dei genitori e dell’amica francese Marzia. Ogni anno Elio e la sua famiglia accolgono in casa studenti stranieri per tutta la stagione estiva. Questa volta è il turno di Oliver, un giovane americano bello, affascinante ed estremamente maturo. Oliver sembra conquistare chiunque, a partire dai genitori di Elio, che lo trattano come un secondo figlio. Tra i due scocca una scintilla unica, che darà il via a un amore travolgente. 

La fusione di Oliver ed Elio

Chiamami col tuo nome non è una banale storia d’amore tra due adolescenti, ma rappresenta l’evoluzione, inizialmente inconsapevole, di un sentimento talmente forte da essere perennemente soppresso. La pellicola marca in modo profondo e dettagliato la fusione di due corpi all’interno di una natura selvaggia, che sembra quasi richiamare quella metamorfosi di cui parla Gabriele D’Annunzio ne La Pioggia del Pineto.

In fondo l’amore non ha età, genere, sesso ed etnia. Siamo soliti etichettare noi stessi e chi è intorno a noi, rinnegando quella libertà che da sempre caratterizza l’amore. Elio trova in Oliver un amico, una spalla, un amante, un compagno di avventura; Oliver trova in Elio un amico, una spalla, un amante e un compagno di avventura. Entrambi sanno comprendersi, desiderarsi, rispettarsi in modo così spontaneo e naturale da diventare i protagonisti di un amore tanto inaspettato quanto straordinario. 

Elio e Oliver nel film "Chiamami col tuo nome", foto dal web
Elio e Oliver, foto dal web

Prima dell’arrivo di Oliver, Elio è alla piena ricerca di se stesso e della propria sessualità, come un classico adolescente di 17 anni. Vede in Marzia attrazione, bellezza e amore. Ciò che Elio prova per Marzia è reale e sincero e non rappresenta, quindi, un modo per rinnegare la sua essenza. Elio ama Marzia, ma non quanto ama Oliver. Il sentimento per l’americano è completo: a una forte attrazione si accompagna un feeling caratteriale ed emotivo non indifferente. 

Il ruolo della famiglia

La scelta degli attori protagonisti risulta senza dubbio azzeccata. A un magnifico Timothée Chalamet si affianca un Armie Hammer così bello e possente, da incarnare alla perfezione i canoni di quella bellezza statuaria più volte richiamata all’interno del film. Un fisico scolpito, un volto angelico e dei grandi occhi blu fanno del ragazzo una divinità in grado di ammaliare qualsiasi persona lui incontri. Il suo fascino non conquista inizialmente il giovane Elio, che sembra respingere tutto ciò che gli appare perfetto. Tuttavia, il passaggio dall’ “odio” all’amore è talmente repentino da non permettere allo spettatore di immedesimarsi del tutto nei due giovani e vivere assieme a loro la nascita di un sentimento tanto forte. 

Elio Perlman, foto dal web

Fondamentale è il ruolo dei genitori di Elio, abili nel comprende il figlio, appoggiando ogni sua scelta in silenzio. Un legame intenso che sembra non incontrare ostacoli. I consigli di un padre, dalla mentalità aperta e matura, diventano un vero e proprio insegnamento di vita per ogni spettatore. Elio può contare su genitori che lo appoggiano incondizionatamente e che gli donano quel coraggio necessario per prendere in mano il suo futuro. Quel coraggio non lo ha, invece, Oliver, che pur di non deludere la propria famiglia, sceglie di rinunciare a Elio per sempre. 

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