Il Casale ha chiuso l’ultima stagione di Serie D in terza posizione nel girone A, alle spalle della Lucchese e del Prato. A commentare la stagione dei nerostellati ai microfoni di Metropolitan Magazine è il Direttore Sportivo del club piemontese, Giovanni Fasce, il quale ha raccontato che…

L’ultima stagione ed il futuro

Il Casale, formazione piemontese dal passato certamente glorioso, ha chiuso l’ultimo campionato di quarta serie con un totale di 43 punti (14 vittorie, 5 pareggi, 6 sconfitte), bottino che gli è valso il terzo posto in classifica. Il Direttore Sportivo, Giovanni Fasce, commenta la stagione dicendo: “E’ stati un buon campionato, nel quale avremmo potuto avere qualche punto. Finendo così rimane il rammarico di aver perso delle opportunità importanti”.

Sul futuro più prossimo, il dirigente del club ci racconta: “Oggi ci sarà una riunione ed in seguito quella dei soci, subito dopo aver capito se cambierà il format dei campionati. Sarà il CdA con i soci, a darmi le indicazioni che occorrono. Il Casale è una Società importante e si sta spingendo forte negli ultimi anni. Se si abbracceranno nuove forze economiche, si potrà costruire un buon progetto, dal momento che non si può fare il passo più lungo della gamba. Questa Società può ritenersi un fiore all’occhiello, perché non ha debiti nei confronti di nessuno. Per fare altre categorie – spiega Fasce – occorre avere una forza maggiore, ed è questo ciò che stiamo cercando di costruire. Negli anni passati la città è rimasta un po’ scottata dalle precedenti gestioni. Noi stiamo cercando di far capire che le cose sono cambiate”.

I prossimi programmi e gli Under

Giovanni Fasce, che da calciatore crebbe nelle giovanili del Genoa, e più avanti ha vissuto numerosi campionati in Serie B e C1, spiega ancora: “Dopo la scorsa stagione, organizzandoci in un certo modo, sono tanti i giocatori che chiamano per poter venire da noi, come del resto i loro procuratori. Abbiamo dimostrato di saper lavorare bene. Il brand Casale è abbastanza riconosciuto. Nel nostro stadio si respira calcio. Speriamo che tutto possa migliorare ancora in futuro”.

Parlando di Under interessanti, invece, il DS del Casale ci dice: “Ce ne sono parecchi. Tra i nostri direi Valeriu Tarlev, portiere 2001, che si è unito lo scorso anno con noi, ma sono solo tre anni che gioca a calcio. Ha lavorato bene e quest’anno si è conquistato il posto. Altro elemento interessante è Antonio Pinto, difensore classe 2001, che ha giocato sempre da titolare, ed ha fatto molto bene. Un giocatore che forse ha scontato anche la forza della nostra rosa, è il centrocampista classe 2000 Giacomo Vecchierelli. Possiamo essere soddisfatti del percorso che diversi ragazzi hanno fatto, aiutati ovviamente dai più anziani. Anche in altre squadre, come la Sanremese o la Lucchese, mi hanno fatto un’ottima impressione diversi ragazzi. Alcuni mi hanno stupito per personalità, che non avrei riconosciuto come Under se non avessi letto la formazione”.

Momento di attesa, il nuovo format e le garanzie

Parlando di possibili conferme per il prossimo anno, Giovanni Fasce dichiara: “Al momento non ci sono conferme. Lo vedremo nei prossimi giorni. La Società, dopo le riunioni, mi dirà in che modo dovrò orientarmi. A tutti abbiamo detto di essere soddisfatti per quanto fatto, ma stiamo aspettando di capire che format ci sarà il prossimo anno, ed anche che forza avrà la Società. Ognuno deve sposare il progetto Casale, se così non fosse, sarà mio compito cercare nuovi giocatori. Sarà importante – ci spiega il dirigente del club nerostellato – salvaguardare gli interessi societari. Forse alcune cose fatte lo scorso anno, non potremo permettercele, ma saranno questi incontri a chiarirlo. Lavoreremo, comunque per essere ancora più forti”.

Sul tema nuovi format, il DS del Casale ci dice che: “Considerando la mia esperienza da giocatore, quando ancora c’era la Serie C2, ricordo che si decise di togliere questa categoria, perché il calcio necessitava di cambiamenti. Oggi siamo di nuovo da capo. Credo che occorrano dei nuovi regolamenti. Non so chi possa vigilare su determinai ambiti, ma comunque alle società sono richieste garanzie fideiussorie per iscriversi. Se si permettono iscrizioni con banche sconosciute è pericoloso. Le regole si devono far rispettare. Una volta si diceva di aiutare i giovani, ma se oggi una squadra lontano da casa, non offre sufficienti garanzie, le famiglie proteggono i propri figli non inviandoli in certi club. In questo modo si perdono giocatori che un domani potrebbero essere importanti, oppure questi crescono in ritardo rispetto a quelli che hanno invece la possibilità di giocare in Serie D o in altre categorie superiori. All’interno dei giocatori che nel 2006 vincero la Coppa del Mondo, c’erano dei giocatori che sono cresciuti grazie a questi format, in categorie inferiori. Il nostro mondo, quello della Serie D, non va buttato via, ma forse solo rivisto. Occorrerebbe maggiore attenzione nei nostri confronti, piuttosto che verso qualche squadra professionistica”.

Le possibili retrocessioni a “tavolino”

Un ultimo pensiero che “rubiamo” al Direttore Sportivo del Casale, riguarda le possibili retrocessioni a tavolino, che la Lega Nazionale Dilettanti potrebbe confermare nelle prossime ore, a danno di ben 36 società del campionato di Serie D. Giovanni Fasce, sulla questione, dichiara: “Il problema è che nessuno ci ha interpellato. Nessuno ha cercato i presidenti o i dirigenti delle varie società. Anche l’iniziativa degli aiuti, non è stata particolarmente efficace. Molti giovani hanno percepito il contributo, mentre molti giocatori che vivono di questa attività, non hanno ricevuto niente. La sensazione è che forse non si capisca davvero bene il problema di queste categorie. Ad esempio i play-off non hanno grande valore, dal momento che per partecipare ai ripescaggi, poi, occorre comunque spendere altri soldi. E’ un sistema che occorrerebbe rivedere”.

(Photo credit in evidenza: Casale FBC)

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