Grazie alla serie originale Netflix “The Last Dance“, si sono svelati molti retroscena sul percorso dei Chicago Bulls verso i loro sei titoli, oggi celebriamo il primo storico successo, arrivato contro un’avversario non comune.
L’incubo Detroit
Quasi tutti gli appassionati di NBA erano già a conoscenza della sentitissima rivalità tra i Chicago Bulls e i Detroit Pistons. Con i “segreti” rivelati dalla serie “The Last Dance“, si è aggiunta altra carne sul fuoco. Per tre anni consecutivi, dal 1987 al 1990, i Pistons sono stati l’incubo peggiore dei Bulls, l’ultimo ostacolo prima delle finali NBA. Ma nel 1991, le cose cambiano, MJ ha ancora il fuoco dentro dopo aver perso a gara 7 nel 1990. Comincia la stagione con due obiettivi, diventare campione NBA e battere finalmente Detroit. I playoff 1991 iniziano alla grande per i Bulls, vincono 3-0 facile contro New York al primo turno e 4-1 contro Philadelphia nelle semifinali di Conference. Ovviamente ad aspettarli in finale, chi se non i Detroit Pistons.
Una sconfitta in otto partite
Quella del 1991 dei Bulls resterà una delle cavalcate al titolo più straordinarie di sempre, non per grandi imprese o situazioni rovesciate, ma per la scioltezza con cui hanno vinto. Come un flusso d’acqua irrompe sulle rocce, la furia di MJ e dei Bulls si è scaraventata contro tutti i loro avversari. Tornando ai Pistons, non fecero una gran figura, non tanto per il risultato della serie (4-0). Ma per il gesto di abbandonare il campo a sette secondi dal termine di gara 4 quando la partita era già finita da un pezzo. Un gesto tutto tranne che sportivo, ma che Isiah Thomas, leader dei Pistons, definirà nella serie Netflix, “normale“, “quando perdi prendi e te ne vai, così si faceva all’epoca“. Per Chicago era praticamente fatta, mancava l’ultimo ostacolo, Magic Johnson ed i Los Angeles Lakers. Sorprendentemente i Bulls persero gara 1 con Jordan che fallì il tiro del pareggio a pochi secondi dal termine. Quello è stato il momento in cui Michael Jordan ha cambiato marcia, quattro vittorie consecutive e primo titolo finalmente in bacheca. MVP della stagione e dei playoff ovviamente al numero 23. I Chicago Bulls chiusero quei playoff con 16 vittorie ed 1 sconfitta, segno che quel titolo oltre che meritato fù voluto a tutti i costi.
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