In occasione del ventesimo compleanno di RJ Barrett analizziamo il profilo del prospetto in maglia Knicks tra passato in NCAA, presente e futuro, che a giudicare delle prestazioni fornite a ridosso dello stop forzato della regular season appare radioso più che mai.

Il passato a Duke in NCAA

RJ Barrett #5 dei Duke Blue Devils porta palla durante una partita NCAA contro i Kentucky Wildcats
RJ Barrett #5 dei Duke Blue Devils porta palla durante una partita NCAA contro i Kentucky Wildcats (Photocredits: Michael Hickey/Getty Images)

A inizio 2018, quando ancora doveva fare il suo esordio al college, Barrett veniva già etichettato come “il miglior prospetto dai tempi di LeBron James”. Si è presentato sin da subito nel college di Duke come un attaccante in campo aperto devastante. Grazie al ball-handling, inoltre, e ai veloci movimenti laterali poteva e può sia attaccare il ferro, sia creare separazione col difensore dal mid-range. Il tiro da tre era ed è meno costante, ma è nelle sue corde, come il tiro nel complesso. In quel di Duke, però, l’anno scorso a rubare le scene è stato, a suo discapito, Zion Williamson, prima scelta dello scorso draft. I due, nonostante il loro immenso potenziale non hanno portato il titolo NCAA in Carolina del Nord. Proprio per questi motivi Barrett è stato scelto poi con la terza pick, in possesso dei New York Knicks, durante la draft lottery 2019-2020.

Il presente di RJ Barrett ai Knicks: i lati positivi

RJ Barrett #9 dei New York Knicks festeggia un canestro da tre punti contro i Chicago Bulls
RJ Barrett #9 dei New York Knicks festeggia un canestro da tre punti contro i Chicago Bulls (Photocredis: Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images)

Capito che non sarebbe mai riuscito a conquistare la prima chiamata assoluta, destinata al so ex compagno di team Zion Williamson, RJ decide in un qualche modo di “indirizzare” la selezione al draft. Rifiuta, infatti di svolgere il tryout coi Memphis Grizzlies, in possesso della seconda scelta dello scorso draft, in modo da essere scelto dai New York Knicks. Si tratta, infatti, del team preferito del giovane canadese per via del fatto che la madre è nativa di Brooklyn. Nonostante questo le difficoltà per la squadra della “Grande Mela” non sono poche. New York ha, infatti, continuato quest’anno a perdere tanto come in passato. Pare abbia, però, trovato in Barrett lampi di talento cristallino che restano una delle poche basi dalle quali i Knicks potranno ripartire. Lo stop alla regular season lo ha paradossalmente fermato nel suo momento migliore. A inizio marzo aveva infatti cominciato a mostrare discreta continuità (oltre quota 20 punti di media, prima che la pandemia da coronavirus ponesse un freno alla stagione). Nelle ultime otto partite di regular season, Barrett ha messo a referto 18.3 punti, 4.6 rimbalzi e 4.5 assist, tirando con oltre il 48% dal campo.

Il presente di RJ Barrett ai Knicks: gli aspetti da migliorare

Non mancano di certo, però, gli aspetti del suo gioco da migliorare: preoccupanti il 61% ai tiri liberi e il non perfetto 32% dalla lunga distanza. Per un realizzatore di livello in NBA, tali cifre dovranno salire in maniera sensibile in futuro.

Considerazioni giuste, doverose per certi versi, ma che non tengono conto del dato più importante: il 20 che, proprio da oggi (giorno del suo compleanno), al momento compare di fianco alla parola “età” sulla sua scheda personale. Talmente giovane da avere tutto il tempo per fare il salto di qualità e diventare una delle stelle indiscusse della lega.

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