Il 16 giugno 2015 i Golden State Warriors vincono l’anello dopo quasi mezzo secolo. Iguodala è l’MVP delle Finals e i Warriors si preparano a una dinastia durata 5 anni.
Gara 1-2 al sapore di overtime
La squadra della Baia ha dominato la regular season con 67 vittorie e 15 sconfitte e Curry ha vinto l’MVP. In finale ci sono i Cleaveland Cavaliers di Lebron, il figliol prodigo tornato a casa con una missione ben precisa: conquistare il titolo. Alla Oracle Arena inizia una battaglia senza esclusione di colpi e gara 1 viene vinta dai padroni di casa grazie a un Curry da 26 punti. All’overtime Kyrie Irving si infortuna gravemente e starà fuori per tutta la serie, il contraccolpo subito dai Cavs è devastante che segnano solamente 2 punti. Cleaveland, però, non ci sta e si aggiudica gara 2 anche questa volta dopo un tempo supplementare in una partita dal punteggio basso 95-93. Lebron è straordinario e crea per se e per i compagni. Il ritorno in Ohio fa sperare i Cavaliers.
Eroico Lebron, ribaltone Warriors
Alla Quick Loans Arena arriva il primo e unico vantaggio Cavs nella serie che sempre grazie all’uomo da Akron, che fa registrare una gara 3 da 40 punti 12 rimbalzi e 8 assist, vincono 96-91. Ma i Warriors sono la squadra più forte e Cleveland è orfana sia di Love che di Irving così nelle due partite successive dimostrano la propria superiorità. Arriva prima la vittoria di 21 lunghezze in Ohio, complice una serata storta al tiro per Lebron James e 44 punti in coppia di Curry e Iguodala. Al ritorno nella Baia la musica non è diversa dalla partita precedente e un Lebron in tripla doppia da 40 punti non basta e i Warriors si portano sul 3-2 guidati dai 37 di Wordell Stephen Curry.
L’anello dopo quarant’anni
Il ritorno a Cleveland è una deadline per i Warriors che non vogliono ritrovarsi a dover fronteggiare Lebron in una gara 7 (ancora oggi imbattuto). Lebron però anche in gara 6 non tradisce le aspettative con una gara da 32+18+9 e Curry e compagni sono costretti a fare gli straordinari. Il figlio di Dell ne segna 25 così come Andre Iguodala e Draymond Green regala la solita prestazione all-around andando in tripla doppia. Il risultato finale è 105-97 e Iguodala viene eletto MVP delle Finals. Steve Kerr diventa il settimo allenatore debuttante nella storia a vincere l’anello e Golden State inizia ufficialmente una dinastia durata 5 anni che li vedrà trionfare ancora per due volte e conquistare altre due finali.
Lorenzo Mundi
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