Si inaugura oggi la nostra rubrica sul basket liceale e collegiale a stelle e strisce e non si può non iniziare parlando della magica “Silent Night” di Taylor University, piccolo college dell’Indiana. Questa tradizionale serata di dicembre ha reso celebre la Taylor in tutto il mondo, non di certo un college di primo piano per il basket giocato.
Storia e tradizione, la Silent Night
La Taylor University è un college cristiano fondato nel 1846 nell’Indiana, con sede nella cittadina di Upland. Non di certo il primo college dello stato, quel titolo spetta di diritto alla Indiana University, e neanche il college con la migliore tradizione cestistica. I Trojans della Taylor infatti non giocano nella NCAA ma nella NAIA, quella che potremmo definire la serie minore del basket collegiale. L’evento che però rende noto questo college è senza dubbio la Silent Night, in corrispondenza della partita subito prima degli esami finali di dicembre.
La serata inizia nella cappella del campus. Un gran numero di studenti e professori entra al suo interno prendendo una candela all’ingresso; dopo momenti di preghiera e canti, arriva il momento più emozionante. Le luci si spengono e una a una si accendono le candele dei presenti, che iniziano a intonare la celebre Silent Night. Non è tutto, adesso c’è una partita da giocare. Gli studenti si spostano velocemente alla Odle Arena, dove continuerà la magica serata. I Trojans scendono in campo, ma lo spettacolo è sugli spalti: tutti gli studenti nell’arena sono travestiti come per una grande festa in maschera. All’inizio del match inizia la vera “Silent Night”: tutti assistono in rigoroso silenzio, almeno per il momento. Fino al decimo punto della Taylor infatti nell’arena non vola una mosca. Al decimo punto dei Trojans però parte la festa, tutti gli studenti entrano in campo e inizia un vero e proprio party per diversi minuti; alla fine dei minuti di festa e follia si ritorna sugli spalti e la gara prosegue. La serata si conclude con una seconda interpretazione di “Silent Night” al termine della partita, sia dopo una vittoria che dopo una sconfitta.
La Silent Night sul campo
Nata a metà anni Novanta, dall’intuizione dell’assistente allenatore Steve Brooks, la Silent Night era un’idea per portare più studenti ai match dei Trojans. La proposta era di organizzare una specie di festa in maschera sugli spalti della Odle Arena, un successone. In 23 edizioni di questi match, la Taylor ha un super record di 22 partite vinte e una persa. Fino al 2018 il record era immacolato, ma la sconfitta patita contro Grace ha macchiato il record perfetto.
La Silenti Night è forse l’evento cestistico più folle e curioso al mondo, il modo giusto per iniziare questa rubrica sulle meraviglie del college basketball americano.
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