Black Lives Matter a Roma: colpita la statua di Antonio Baldissera

Il raid della Rete restiamo umani
Il raid della Rete restiamo umani

Black Lives Matter dagli Stati Uniti arriva a Roma, gli attivisti chiedono di smantellare anche nella Capitale i simboli del colonialismo: ricoperto di vernice rosa il busto del generale Antonio Baldissera e via dell’Amba Aradam cambia nome e viene dedicata a George Floyd.

Vernice rossa sul busto di Antonio Baldissera, generale a capo delle truppe italiane in Eritrea, poi il cambio di nome a via dell’Amba Aradam, ora intitolata a George Floyd e a Bilal Ben Messaud. E’ il risultato del raid di questa notte del gruppo Rete Restiamo umani, che annuncia che non si fermerà: “Smantelleremo i simboli del colonialismo nella Capitale”. “Alcune nostre strade richiamano stragi vergognose compiute dai soldati italiani in Etiopia, alcuni monumenti conferiscono invece gloria eterna a uomini colpevoli delle peggiori atrocità verso il genere umano”.

Il busto di Antonio Baldissera al Pincio è stato ricoperto di vernice. Il gesto è stato rivendicato dagli attivisti antirazzisti è stato messo a segno nella notte, quando hanno rovesciato della vernice rosa sulla statua dedicata al generale a capo delle truppe italiane in Eritrea e governatore della colonia italiana alla fine del XIX secolo.

Un gesto che arriva sull’onda delle proteste partite dagli Stati Uniti che hanno preso di mira anche i simboli della storia coloniale e schiavista in Europa e in Usa, e dopo la manifestazione di Piazza del Popolo che ha visto migliaia di persone scendere in strada con lo slogan Black Lives Matter.

Un’azione organizzata dalle Rete Restiamo Umani, che ha posto il tema di iniziare a smantellare anche nella Capitale i simboli del colonialismo, sottolineando “le brutalità compiute da uomini che ancora oggi le nostre istituzioni continuano a celebrare come grandi personaggi che hanno plasmato la cultura di questo paese, rimuovendo la verità sulle violenze e gli stermini compiuti dagli italiani in Africa”.