Il 28 Giugno 1867 ad Agrigento, allora chiamata Girgenti, nasceva Luigi Pirandello, uno degli artisti più rappresentativi del totale crollo delle certezze avvenuto all’inizio del XX secolo. Esponente del decadentismo italiano, una corrente letteraria che demoliva completamente i modelli passati senza proporre un nuovo sistema di valori. Un artista ineguagliabile che ci ha segnato profondamente con la sua teoria sul non senso della vita.
Secondo Pirandello ognuno di noi indossa una maschera che la società ci ha imposto dalla quale è impossibile fuggire, se non attraverso la follia e la morte. Nella visione pirandelliana, infatti, la verità stessa assume neccessariamente sfaccettature diverse a seconda di chi la guarda. Ma, nel momento in cui scoppia il detonatore (momento epifanico in cui si rivela la vera essenza della realtà) la rivelazione della vita è tragica ed inquietante: dietro la realtà si cela il nulla, il non essere, la totale mancanza di senso.
Oggi, in occasione della rubrica 5 libri vi proponiamo la lettura di cinque testi di Luigi Pirandello che andrebbero letti almeno una volta nella vita.
Il Fu Mattia Pascal
Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal.
Attorno al tema della verità e della mancanza totale di certezze, ruota il Fu Mattia Pascal, uno dei libri più famosi della storia. Un romanzo umoristico, anti-formativo, come afferma lo stesso Mattia Pascal nella premessa, di aver scritto il testo perchè fosse “d’ammaestramento” per gli altri uomini. La storia narra l’assurdità di questo personaggio, che si ritrova a perdere la certezza anche della sua stessa identità. Cosa succederebbe se un giorno si imbattesse nell’erroneo annuncio della sua morte?
Uno, nessuno e centomila
Una commedia umoristica senza precedenti, un libro drammaturgico, in cui Pirandello mette a punto la tecnica del teatro nel teatro. Una compagnia di attori si trova sulla scena per fare delle prove di uno spettacolo quando una famiglia entra in teatro e chiede al regista e agli attori di ascoltare la loro bizzarra storia, al fine di farla conoscere. La dissoluzione del nucleo familiare attraverso intrighi e tradimenti è il tema centrale del libro. Tanto appassionante quanto riflessivo e struggente.
Luigi Pirandello, Maschere nude: L’Enrico IV
L’Enrico IV è un libro drammaturgico non molto famoso, ma davvero esplicativo della filosofia pirandelliana riguardo le maschere e la follia. L’Enrico IV narra la storia di un giovane che, andando verso una festa in maschera travestito dall’imperatore Enrico IV, cade dal cavallo ed impazzisce. Conseguentemente alla caduta, il personaggio si convince di essere Enrico IV e tutte le persone che lo circondano assumono un atteggiamento accondiscendente neuìi suoi confronti, creando una finta corte. Il monologo finale del protagonista rivela una struggente verità, che ci invita a riflettere su noi stessi e sulla nostra società.
Così è (Se vi pare)
Così è (Se vi pare) è una commedia di Pirandello il cui tema principale è la ricerca della verità. L’intreccio è particolarmente complicato e non si snoda mai, ma la storia è tanto avvincente da tenerci attaccati al libro fino alla fine. La ricerca della verità non trova una soluzione finale, proprio come nella vita reale. E’ la storia di una famiglia che si sposta da un paese ad un altro a causa di un terremoto che ha distrutto anche i dati anagrafici della famiglia. Dunque il personaggio attorno al quale ruota la ricerca della verità non ha nemmeno un nome, ma il suo appellativo cambia a seconda del punto di vista della vicenda.
Per me, io sono colei che mi si crede.
La carriola da Novelle per un anno
Per concludere, la novella La Carriola è particolarmente significativa della filosofia pirandelliana. Un avvocato e professor di diritto, mentre torna a casa in treno da Perugia, vede nei paesaggi umbri la sua vita scorrere e si accorge del nulla dietro la sua essenza. Capisce di non essere ciò che è sempre stato, tanto da non riconoscere la targhetta sulla sua porta di casa.
L’unico modo per fuggire alla sua maschera è mettere in pratica una folle mania tutti i giorni, allo stesso orario. Ma quale sarà? Tutto l’umorismo amaro pirandelliano è rinchiuso in questa novella.
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