Dl semplificazioni 2020: accordo su abuso d’ufficio e opere da commissariare. Ecco cosa prevede

dl semplificazioni 2020

Il governo trova un’intesa e approva – dopo un colloquio in Cdm di circa 4 ore – il dl semplificazioni 2020. La maggioranza ha trovato un accordo sull’abuso d’ufficio e sulle opere da commissariare, ma sono rimasti anche alcuni nodi da sciogliere. Moltissimi i temi inseriti nei 100 articoli che costituiscono la bozza.

Dl semplificazioni 2020

Parola d’ordine: semplificare. Con il dl semplificazioni 2020, il governo intende sburocratizzare molte procedure che paiono bloccare l’economia italiana post Covid. Moltissimi gli articoli che la maggioranza ha dovuto discutere in un Consiglio dei Ministri durato quasi 6 ore. Il governo ha approvato “salvo intese” il testo del decreto: questa formula si adotta infatti in mancanza di un testo definitivo, quindi nel momento in cui l’accordo tra le forze politiche sarebbe controverso su alcuni punti.

Cosa prevede

L’intesa è stata raggiunta sull’abuso d’ufficio e sulle opere da commissariare. Il premier Conte ha parlato di un passo importante, quello dell’approvazione della “madre di tutte le riforme”. Moltissimi i temi trattati e inseriti nella bozza – che potrebbe ancora subire qualche modifica prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale -. Dall’affidamento diretto degli appalti fino a 150 mila euro alla riformulazione del reato di abuso di ufficio per i pubblici ufficiali; dal potenziamento dello smart working per gli impiegati pubblici alla green economy. Quattro sono invece i titoli principali contenuti nella bozza:

  • Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia,
  • Semplificazioni procedimentali e responsabilità,
  • Misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale,
  • Semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy.

Altri articoli riguardano invece la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, con l’introduzione di servizi e pagamenti gestiti da un’App e la carta d’identità digitale. Entro 60 giorni dalla data di approvazione, sarà il Parlamento a dover dare il via libera al decreto.

I nodi

Tra i nodi ancora da sciogliere, invece, ci sarebbero la procedura d’urgenza per ottenere la certificazione antimafia e le semplificazioni riguardanti il rilascio della Valutazione di impatto ambientale (Via). Onde evitare che la scarsità o peggio la mancanza di risorse possa ostacolare la realizzazione di importanti opere, inoltre, è stato introdotto un fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.